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Martedì, 16 Aprile 2024
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A cura di Massimiliano Dona

La burocrazia, Uber e la paura del nuovo

Renzi voleva dare al famoso decreto sugli 80 euro un nome facile e diretto: “Per un’Italia più semplice e coraggiosa”. Le burocrazie hanno considerato un’offesa alle istituzioni pensare di usare una frase per un decreto che va bene per i social network e hanno costretto il Presidente della Repubblica ad intervenire per cambiare il nome. Oggi si chiama: “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale”.

Questo è un classico esempio di scontro tra pragmatismo e burocrazia, così come ce lo racconta Huffpost che tempo fa ha intervistato il prof Alfonso Celotto, una vita all’interno della “macchina” statale, a fianco dei ministri Bonino, Calderoli, Tremonti, Barca e, infine, Guidi con la quale è stato Capo dell’ufficio legislativo fino a pochi mesi fa…

Perché vi racconto questa storia? Perché il prof. Celotto è l’autore di uno spassoso romanzo tragicomico sul potere dell’apparato burocratico nel nostro paese: “Il dott. Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale”, edito da Mondadori.

Proprio Ciro Amendola (a proposito, lo troviamo anche su Twitter @Dr_CiroAmendola), con il suo linguaggio complesso e farcito di latino, è il simbolo dell’epico confronto tra buon senso e regole insulse. Sfida che ha una vittima illustre: ciascuno di noi, consumatori che sogniamo un mondo 2.0 e poi finiamo invischiati nelle lungaggini necessarie ad un banalissimo rinnovo della patente! E' la infinita parcellizzazione delle competenze a rallentare tutto perché su ogni cosa devono intervenire 20 persone di ministeri diversi e così non se ne viene mai a capo!

Domani, giovedì 21 maggio, Celotto (e il suo alter ego Ciro Amendola) saranno a Roma per la terza edizione di “Cosedanoncredere, l’evento che l’Unione Nazionale Consumatori dedica ogni anno al tema degli equivoci e dei luoghi comuni che popolano il nostro quotidiano. Quest’anno il tema è l’innovazione: e allora come non pensare alle difficoltà con le quali deve confrontarsi il paese sulla strada della digitalizzazione... pensiamo a tutte quelle situazioni (da Uber a Airbnb) che le norme non regolamentano e perciò scatenano ostilità da parte della old economy (dai tassisti agli albergatori).

E’ quel fenomeno che (con Alfonso Celotto) potremmo chiamare misoneismo legislativo… cioè il tentativo delle Leggi di bloccare le innovazione tecnologiche e di proteggere piccoli o grandi monopoli.

Il progresso è inarrestabile e anche il diritto non può che adeguarsi ai fatti storici. A meno di non agire contro i cittadini, quindi contro tutti noi. Voi che ne dite di tutta questa burocrazia?

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