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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A cura di Massimiliano Dona

Lettera al giovane premier Matteo

Caro Matteo, anche se la tua posta sarà un po’ affollata in questi giorni, provo a scriverti ugualmente perché ho qualche idea nell'interesse dei consumatori da suggerirti. Come vedi mi permetto di darti del "tu", ma per la prima volta scrivo a un (potenziale) premier che è più giovane di me!

Del resto forse è anche per i tuoi 39 anni che questo arrivo alla guida del Paese stimola grandi attese. E poi proponi un bel rinnovamento, perfino una "riforma al mese": a molti sembrerà un'esagerazione, ma non a chi, occupandosi di consumatori, sa quanto ce ne sarebbe bisogno.

Comincio, allora, nello stile di questo blog, a sintetizzare i temi sui quali vorrei richiamare la tua… attenzione.

Serve più concorrenza: troppo spesso le liberalizzazioni sono rimaste incompiute per colpa delle lobby che continuano a lucrare ai danni dei cittadini (penso ai settori dell'energia e dei carburanti, i trasporti e i servizi postali, per non dire delle professioni).

Servono Authority (proprio per vigilare sul mercato liberalizzato) realmente incisive e anche indipendenti dalla politica, libere da conflitti di interesse.

Serve una riforma della giustizia se è vero che l'attuale situazione dei Tribunali fa del nostro Paese un luogo dove vige la legge del più forte (ed evidentemente, tra imprese e consumatori, la spuntano sempre le prime). Un discorso a parte merita la famosa class-action: così com'è non può funzionare e le imprese straniere non investiranno mai in un paese dalla giustizia incerta!

Serve un cambiamento nella scuola perchè nessuna norma nè gli interventi di liberalizzazione possono portare frutto se i cittadini non sono in grado di approfittarne perchè non adeguatamente informati sui loro diritti.

Servono iniziative di contrasto del carovita che è il primo responsabile della recessione dei consumi; troppo spesso i prezzi sono stabiliti ad arbitrio dei venditori, con ricarichi speculativi che danneggiano tanto gli agricoltori quanto i consumatori.

Serve fermare il gioco d'azzardo: non c'è piaga più preoccupante nell'attuale momento storico del diffondersi di vere e proprie dipendenze dovute, in buona parte, a campagne pubblicitarie che invogliano indiscriminatamente a "tentare la fortuna".

Ma poi, a pensarci bene caro Matteo, sarebbe già una fortuna se si riuscisse a rottamare la logica per cui a pagare sono sempre i cittadini!

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Lettera al giovane premier Matteo

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