Basta con le polemiche su Mauro Moretti, strapagato amministratore delegato delle Ferrovie: il nostro “ingegnere-capo” merita di più! Tutte queste storie sul suo stipendio da 850 mila euro all’anno mi sembrano ingenerose…. Uno con le sue capacità, le sue intuizioni, il suo senso dell’umorismo non dovrebbe essere costretto ad invidiare i cachet di divi televisivi come Fabio Fazio, Paolo Bonolis, Carlo Conti.

Sarebbe facile ricordare una carriera tra licenziamenti ed aiuti di Stato, i disagi dei pendolari, gli inganni di certe promozioni ed i biglietti scontati… Personalmente, del nostro “ingegnere-capo”, preferisco esaltare il sangue freddo con il quale (era il dicembre del 2009) dopo aver soppresso trecentocinquanta convogli ferroviari per colpa del maltempo allargò le braccia serafico: "Non è colpa nostra: non rimborseremo i passeggeri in ritardo. Che c’entriamo noi con questo freddo straordinario?".

E fu persino generoso di attenzioni per i concittadini che speravano nel treno per far rientro a casa per le festività natalizie: “consiglio ai viaggiatori di portarsi a bordo panini e coperte". Non si sa mai, "potrebbe mancare l'elettricità da un momento all'altro". La becera opinione pubblica (chissà perché) avrebbe voluto mangiarselo, ma lui, serafico: "Stiamo lavorando, abbiate pietà per chi lavora".

Mauro Moretti è un uomo di sensibilità non comune: quando per fargli notare che molti treni viaggiano con le toilette guaste ci presentammo davanti alla sede delle Ferrovie per consegnargli un water con un bel fiocco rosso (foto sotto) lui reagì denunciandoci penalmente per… violazione di domicilio!!! Insomma talvolta il padrone fa anche bene a dare un morso al cane!

Ora, a chi gli chiede se, davanti a una riduzione di stipendio, sarebbe tentato dal cercare un'altra occupazione, il nostro ingegnere-capo ci impartisce una lezione di concorrenza: “Siamo delle imprese che stanno sul mercato ed è evidente che sul mercato bisogna anche avere la possibilità di retribuire i manager bravi". Del resto di mercato l’ingegnere-capo se ne intende: per risanare le Ferrovie non ha esitato a licenziare 20mila dipendenti e a gonfiare le tariffe.

Caro Mauro Moretti (anche se crede che 850mila euro all’anno siano pochi, per me lei resta “caro” e molto…), lei merita di più: si meriterebbe un mercato vero (e non quello dopato dagli aiuti di Stato che salvano il carrozzone che Lei amministra da 8 anni), ma soprattutto, si meriterebbe di andar via, di fuggire dove potrebbe essere apprezzato. Però la prego, lo faccia in fretta e magari in aereo: non vorrei che il ritardo di qualche treno ci costringa a sopportarla ancora per un po’.