rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
AAA... acquisti

AAA... acquisti

A cura di Massimiliano Dona

Carrefour, il phishing e la nostra privacy

Sentiamo spesso parlare di “phishing” ed ormai anche i consumatori meno esperti di tecnologia sanno di cosa si tratta: è quella frode informatica finalizzata all'acquisizione per scopi illegali di dati riservati attraverso l'invio di e-mail contraffatte con la grafica ed i loghi ufficiali di aziende ed istituzioni.

Gli utenti hanno imparato a difendersi, anche se la fantasia dei truffatori è più veloce di qualsiasi provvedimento di contrasto. E così in questi giorni il fenomeno ha coinvolto Carrefour, ma a farne le spese (è il caso di dirlo) sono stati soprattutto i consumatori che hanno cominciato a ricevere comunicazioni riguardanti una presunta carta prepagata “SpesAmica”, del valore di 300 o 500 euro, acquistabile a 100 euro grazie ad un presunto rimborso del Ministero dello Sviluppo Economico. 

Alcuni clienti sono stati raggiunti persino da messaggi sms nei quali si invitava a fornire i propri dati per beneficiare dell’agevolazione. Naturalmente si tratta di una vera e propria truffa e l'azienda si è subito attivata per spiegare che non aveva lanciato alcuna campagna promozionale, ma la diffusione di queste email non sembra fermarsi a dimostrazione che sono molti i consumatori che ancora “abboccano”.

Il fatto è comunque preoccupante: come è possibile che i maleintenzionati siano entrati in possesso dei dati dei clienti Carrefour? Senza dire che episodi del genere accrescono la sfiducia dei consumatori verso le imprese, ma anche verso le norme e le istituzioni preposte a garantire la privacy.

Proprio ieri era la Giornata europea della Privacy: ecco allora che il caso merita la nostra attenzione perchè ci insegna almeno tre cose:

- in un momento in cui la crisi ha reso le aziende più aggressive nella loro comunicazione e il web rivoluziona il concetto di privacy è importante una nuova strategia di contrasto verso il “business dei dati sensibili” (dai più tradizionali programmi fedeltà, alla registrazione dei dati sul web);

- la protezione dei dati personali non può nulla se non riesce (grazie ad un maggiore coordinamento tra istituzioni, aziende e associazioni dei consumatori) a diffondere tra i cittadini una vera consapevolezza per difendersi dalle truffe online, dai call center molesti e dalle insidie del web;

- Conviene sempre consultare il sito della Polizia Postale per verificare la presenza di messaggi di allerta circa i rischi più diffusi attualmente in rete.

Si parla di

Carrefour, il phishing e la nostra privacy

Today è in caricamento