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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A cura di Massimiliano Dona

Roaming: come spendere meno per le telefonate all’estero

Sarà capitato a molti, durante un soggiorno all’estero, di ritrovarsi senza credito telefonico per colpa del roaming: dall'inglese to roam (vagare, andare in giro), è la procedura utilizzata dagli operatori di telefonia cellulare quando l'utente si trova all'estero e l'operatore telefonico non possiede una rete propria. In questi casi al consumatore viene fatto pagare un costo per il passaggio su reti telefoniche appartenenti ad altri operatori ("roaming internazionale").

Il problema è che questi costi erano davvero esorbitanti e spesso descritti in modo così ambiguo da produrre fatturazioni esorbitanti del tutto inattese.

La buona notizia è che, finalmente, il 30 aprile scorso si è avviato il graduale percorso di abbattimento dei costi di roaming per le chiamate, sms e traffico dati effettuato all’estero: per ora, gli operatori saranno costretti a contenere il costo aggiuntivo rispetto alla tariffa nazionale (+ €0,05 per le chiamate in uscita, + €0,0114 per le chiamate in entrata, + €0,02 per SMS in uscita e + €0,05 per traffico dati) e, dal 15 giugno 2017, dovranno obbligatoriamente applicare solo la tariffa nazionale (senza sovrapprezzo).

Vantaggi non da poco per i consumatori: già in questa prima fase di “adattamento” siamo in grado di stimare una riduzione del costo delle tariffe di tre/quattro volte rispetto al passato (con un risparmio economico di circa € 0,14 per ogni minuto di chiamata in uscita!).

Come spesso accade, però, anche le aziende si sono attivate per attenuare le “perdite”: non a caso, lo sportello “telefonia” dell’Unione Nazionale Consumatori sta già ricevendo segnalazioni riguardanti alcune proposte commerciali che è bene valutare con particolare attenzione. Infatti alcuni gestori hanno già predisposto delle offerte flat riservate al traffico generato all’estero che, a fronte del pagamento di un prezzo forfetario prestabilito, includono un certo numero di minuti, SMS e MB di traffico dati.

Ma è facile svelare l’inganno: visti i costi, per tutti coloro che non utilizzano molto il cellulare all’estero, potrebbe rivelarsi più conveniente un’offerta a consumo (ovvero mantenere semplicemente il piano tariffario d’origine).

Per saperne di più, consiglio anche la lettura di “ABC reclami telefonia: Tim, Vodafone, Wind, H3G

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