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Martedì, 23 Aprile 2024
Valori, non opinioni

Valori, non opinioni

A cura di Marilia Parente

Per difendere il papà dalla mamma, si ferisce un dito: una storia che fa riflettere

Un bambino di dieci anni è rimasto ferito a causa di una coltellata, per aver cercato di frapporsi nell'ennesima lite tra mamma e papà. Venerdì sera, la donna, in forte stato d'agitazione, ha impugnato il coltello e si è scagliata contro il marito. In quel momento il bambino, di soli dieci anni, si è messo in mezzo per fermare la madre e difendere il padre: accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Novafeltria e, dopo essere stato medicato, è stato dimesso con una prognosi di pochi giorni per la ferita da taglio riportata al dito della mano.

Una storia questa che, se non fosse culminata con la coltellata, per fortuna senza enormi conseguenze, non sarebbe stata diversa dalle tante altre di  cui, purtroppo, sono vittime innumerevoli minori. Il caso suscita profondo dispiacere per il piccolo che, per tentare di difendere il suo papà, ha incassato il colpo inferto con un'arma che avrebbe potuto procurargli ben altro tipo di ferite. Al di là del dramma scampato, ad ogni modo, quello che il bambino non si è risparmiato, è l'idea di una madre capace di aver tentato di accoltellare il suo papà. Una scena che probabilmente, lo accompagnerà tristemente nel corso della sua vita, istigandolo a pensieri di diffidenza e timore nei confronti dell'altro sesso.

"L'amore non esiste", pronunciava spesso una ragazzina di mia conoscenza che si è ritrovata in una situazione simile, quando era appena all'inizio delle scuole elementari. Ora è adolescente, ma quel ricordo non l'ha mai abbandonata, nè tantomeno è riuscita a razionalizzare il fatto che se la sua mamma ed il suo papà  sono arrivati a far prevalere la violenza sull'amore ed il rispetto, non in tutte le famiglie avviene lo stesso. Ma del resto, i genitori non si scelgono. Come non si scelgono i figli. Ed è consolante pensare che, in fondo, ad ogni persona capitino le situazioni che è in grado di reggere. Una signora di mia conoscenza, con gravi problemi, parlando di una situazione tutt'altro che facile da superare, osservò come, a volte, la vita prenda le sembianze di uno scarabocchio: non si riesce più a vedere un senso tra i percorsi che la caratterizzana, tanto da pensare di essere vittime del caos. Ma arriva un momento (non uno casuale, ma quello giusto) in cui improvvisamente si giunge a vedere quel disegno dalla parte giusta. Solo allora ci si accorge che, rivoltandolo, non si tratti in realtà di uno scarabocchio, ma di uno splendido ricamo, cucito su misura per noi.

La speranza è quel piccolo bambino possa scoprire il suo ricamo quanto prima, comprendendo come, al di là di ciò che gli si è prospettato dinanzi, il suo futuro ed il suo essere dipendano esclusivamente da lui, piuttosto che dai genitori che dovrebbero a loro volta risvegliare la propria coscienza e riprendere la via del dialogo, magari non per amor loro, ma almeno per amore del loro bambino.

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