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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ve lo do io il Fashion!

Ve lo do io il Fashion!

A cura di Valentina Rainone

Come il coronavirus ha cambiato le sfilate di moda

Benvenute nel rutilante mondo dell’alta moda! Si, quella di tutte le riviste patinate che abbiamo sempre sfogliato da ragazze (almeno io!) sognando di possedere quel vestito o quella scarpa o di assomigliare alla modella che sfilava sensuale o di corsa ancheggiando sulla passerella….

Beh in questo articolo vi svelo l’organizzazione. Le sfilate sono il momento da sempre culminante nella comunicazione delle aziende di moda. In genere durante le sfilate si presentano due collezioni: la collezione Autunno/Inverno e la collezione Primavera/Estate. Alcuni brand sfilano anche per la Cruise o Resort o Pre o Holiday, sono le collezioni che anticipano la sfilata, pensate inizialmente per lo shopping delle vacanze estive europee e americane.

Le città che ospitano le sfilate sono New York, Londra, Milano e Parigi. Tra le cosiddette capitali della moda spiccano Milano e Parigi, per la quantità e il prestigio del loro calendario. Le sfilate hanno un calendario per la moda Uomo e uno per la moda Donna, anche se sempre più brand si orientano per la co-edition, un’unica sfilata dove uomo e donna sono insieme. Quello che avveniva in epoca pre -Covid era un tran tran di buyer, giornalisti, fotografi, modelle, e tutte le figure del mondo della moda, da un aereo all’altro per inseguire tutte le sfilate. Assistervi era bellissimo! In realtà in una sfilata sono presentati intorno ai 40 look e non dura on più di una mezz’ora, ma era da godersi tutto il prima! 

L’arrivo dei vip, ovviamente accomodati in prima fila, la frenesia dei fotografi e cameramen, piazzati di fronte alla passerella e pronti a correre all’evento successivo, il silenzio e …la musica, con cui entravano in scena le modelle o i modelli, veloci, sensuali, con lo sguardo rivolto alle telecamere, mostrando la bellezza delle creazioni dello stilista. Ti emozionavi guardando i capi, e di sicuro individuavi quello più adatto a te! Tutto si chiudeva con l’ingresso dello stilista, che salutava tutti con un inchino, come alla fine di un’opera teatrale. Perché si, la moda è un’espressione artistica, la più antica forse dell’umanità, perché da sempre l’uomo ha deciso cosa indossare, e attraverso quello che indossa, comunica se stesso. 

Tornando alle nostre 4 capitali, il mondo delle sfilate pre Covid vedeva prima la New York Fashion Week, poi Londra, poi Milano e poi Parigi. Alle sfilate assistevano intorno alle mille persone, le città ospitanti in quei giorni brulicavano di gente.
Ma come sapete dopo il Covid, niente è più come prima, nemmeno nel mondo della moda.

La prima conseguenza dell’arrivo del COVID-19, infatti, coincide con la decisione di alcuni marchi di uscire dal calendario ufficiale delle presentazioni per ritagliarsi un giorno per sé in cui cercare di conquistare l’attenzione mediatica degli utenti, soprattutto su Instagram, social network favorito dalla moda. Il primo ad annunciarlo in ordine cronologico è stato Saint Laurent – che infatti ha presentato a novembre 2020 la collezione Primavera Estate 2021, un mese e mezzo dopo la settimana della moda di Parigi – ma quello che ha fatto più scalpore è Gucci, con la pubblicazione di una lunga riflessione del direttore creativo Alessandro Michele.

A New York , 14/17 febbraio 2021, non hanno sfilato tutti i grandi nomi della moda americana: Michael Kors, Ralph Lauren, Tommy Hilfiger, Calvin Klein, Marc Jacobs, Tory Burch. Presenteranno le loro collezioni, certo, ma con tempistiche e modalità differenti dal passato. Dal 19 al 23 febbraio 2021 si è svolta la London Fashion Week con appuntamenti completamente digitali.

Dal 23 febbraio al 1 marzo 2021 Milano è diventata una passerella, sulla quale hanno sfilato le collezioni dei più quotati stilisti del mondo e dei giovani emergenti, con sfilate live e digitali, per i quali è stato coniato il termine Phygital.  I sette giorni della Settimana della Moda si sono divisi in 61 sfilate e 57 presentazioni, con brand di tutto il mondo. La kermesse ha dedicato grande spazio alla moda africana, con la rassegna WE ARE MADE IN ITALY con le sfilate di cinque stilisti emergenti provenienti dalle più svariate parti dell’Africa. Pochissime le sfilate live, riservate esclusivamente ad addetti ai lavori e giornalisti di settore. The last but not the least: Parigi, 1-9 Marzo 2021, dove anche qui la parola d’ordine sarà Phygital.

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