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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ve lo do io il Fashion!

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A cura di Valentina Rainone

Paris Fashion Week: il favoloso show di Chanel al night club. E Dior va a Versailles

La Fashion Week parigina si è svolta dal 1° al 9 marzo in formato phygital, con circa 93 brand in programma, tra cui i grandi nomi di Christian Dior, Hermès, Chanel, Louis Vuitton, Lanvin, Givenchy e Balmain. Altre maison, tra cui Saint Laurent, Balenciaga e Celine, hanno scelto dalla scorsa stagione di uscire dal calendario; così come Kenzo, che ha annunciato l’intenzione di presentare la sua collezione il 26 marzo.

Chanel 

Voglio iniziare da Chanel, perché? Perché a mio avviso è stato favoloso! Superlativo! Per la sua ultima collezione Chanel si è recato al nightclub Castel, il più famoso della Rive Gauche, istituzione parigina di quando diventa notte fonda, un club privato frequentato in passato da star come Carolina di Monaco e Brigitte Bardot, Mick Jagger e Aristotele Onassis. I look di apertura vedono una serie di splendide modelle in cappotti bouclé di tweed o ciniglia nera, indossati con minigonne; e poi pelosi moon boot e collane infinite.

Entrate nel club, tutte si dirigono al piano di sotto per la festa, in tute da sci trapuntate; salopette rosse di velluto a coste; e splendidi parka in pelle di pecora verniciata o stoffa trapuntata nera. Nei bagni le signore cominciano a mettersi rossetto e make up, per poi lanciarsi sul dancefloor in abiti da sera metallici. Le modelle hanno al collo lunghe collane di perle con medaglioni, lunghi sono anche gli orecchini, i loro occhi sono tutti smoky. Tutto è glitterato, perfino i pantaloni della tuta brillano perché ne sono ricoperti, mentre i cappotti di pelle sono color rame o argento. La colonna sonora dello show è stata realizzata dal DJ Michel Gaubert, il video è stato girato da Inez & Vinoodh.

La stilista Virginie Viard, erede di Karl Lagerfeld, alla guida di Chanel dopo la sua morte, si è rivolta ad una cliente giovanile, diversa dalla storica cliente di Chanel, pur rimanendo molto vicina al DNA della casa di moda francese. Una sfilata magnifica, un inno alla voglia di tornare a divertirsi insieme spensierati, dopo un anno di Covid, un inno alla vita.

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Dior

Dior invece ci ha portato nel mondo delle favole, attraverso un film girato da Matteo Garrone nella Galleria degli specchi di Versailles. La favola della Bella e la Bestia è legata strettamente agli specchi, in due memorabili scene= la prima è quando Belle, angosciata per la sorte del padre, si guarda allo specchio che le svela la prigione del padre, oltretutto malato, e la seconda quando lo stesso specchio le rivela che la Bestia sta per morire. Specchiandosi, Belle non fa altro che ascoltare i suoi pensieri, e sappiamo che il rapporto di una donna con il proprio io specchiato è molto complesso e sfaccettato. Ma anche altre favole ci portano agli specchi: «Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?».

Il volto arcigno della matrigna di Biancaneve nel film di Walt Disney ha terrorizzato milioni di bambini per decenni,  mentre nel sequel  di un’altra fiaba notissima, Alice nel paese delle meraviglie, intitolato Attraverso lo specchio, Alice entra in un mondo incantato passando attraverso uno specchio magico.  Il set della sfilata è stato curato dall'artista Silvia Giambrone e dalla ballerina Sharon Eyal per la coreografia.

Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, parte per la sua collezione Dior autunno inverno 2021- 2022, dall’aria umida di una foresta cupa e rarefatta illuminata solo dalla luna. I danzatori sono i fauni notturni che si animano tra la meraviglia e il sortilegio: Beauté dérangeante, bellezza inquietante è il titolo. Giambrone copre gli specchi di cera, li fa germinare di spine e aculei, le ballerine ci danzano davanti, graffiandosi anche, mentre le modelle camminano inesorabili, il foulard legato in testa, le scarpe piatte e le gonne a ruota, con il giubbotto di pelle e i pantaloni di tweed da aviatore. L'immagine è lugubre: il vestito rosso finale, così sanguigno, inquieta proprio, per non parlare degli occhi fumigati e degli sguardi torvi. Abiti, insomma, da principesse dark.

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(Crediti foto Instagram)

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