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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ve lo do io il Fashion!

Ve lo do io il Fashion!

A cura di Valentina Rainone

Seconda mano: l'alternativa cheap, chic & sostenibile. Ecco cosa c'è da sapere

Desiderate un abito da sera super lusso, ma non volete spendere cifre da capogiro? Volete quella scarpa con il tacco della griffe dei vostri sogni, ma vi sembra che costi uno sproposito? Avete sempre sognato una borsa Chanel o Louis Vuitton, ma non volete rinunciare alle vacanze? Tranquille, oggi esiste il mercato dell’usato di lusso. Da Poshmark a Thredup, fino a TheRealReal e Farfetch, i nomi sono tanti.

Cominciamo dal pioniere, Vestiaire Collective, che ha festeggiato da non molto i 10 anni: lì trovate tutti i marchi di lusso che volete, da Dior a Chanel, da Fendi a Dolce e Gabbana, da Louis Vuitton a Prada, l’imbarazzo della scelta. E non solo abbigliamento o pelletteria, ma anche gioielli, orologi e persino accessori e abbigliamento per i vostri animali!

C’è poi Watchfinder, piattaforma resale di orologi di lusso, su cui si trovano marchi come Vacheron Constantin, Cartier, Baume Mercier. Su Poshmark, portale di moda second-hand con sede in California, inizi classificandoti come buyer o seller, e compri di tutto: lusso, marchi entry price, persino abiti da sposa. StockX invece è una piattaforma di second-hand specializzata in calzature sportive, per gli appassionati di sneakers, ma si trova anche dell’altro.

Il marketplace americano The RealReal vanta collaborazioni con Gucci, Burberry e Stella Mac Cartney: le proposte seconda mano sono fornite sia da utenti che dalla griffe stessa.  Anche Farfetch, marketplace di lusso, ha presentato un programma pilota di rivendita di borse di alta gamma come parte della sua strategia di sostenibilità. Un nuovo servizio chiamato “second life” invita i clienti a mettere in vendita le proprie borse griffate di seconda mano a fronte di crediti da spendere in occasione dei futuri acquisti. Presso i concorrenti di Farfetch, i rivenditori ricevono i soldi solo quando la transazione con un acquirente si è conclusa, quindi il fatto che Farfetch offra invece un credito istantaneo prima ancora della vendita dell’articolo potrebbe essere un buon punto a favore di questo programma.

Terminiamo poi con il sito di spedizioni Thredup, abbigliamento anche qui, entry price. Comprare di seconda mano significa oggi sposare l’economia circolare, che rientra nel più ampio concetto di sostenibilità, su cui tornerò nei prossimi articoli.

Secondo il Circular fashion report 2020 di PwC, il 46% dei consumatori nel mondo pensa che i brand moda debbano rendere conto del proprio impatto ambientale. Negli ultimi tre anni il fenomeno del resale è cresciuto 21 volte più velocemente dei tradizionali modelli di vendita nell’industria moda e PwC prevede che il mercato duplichi nei prossimi cinque anni. Queste piattaforme rendono l’e-commerce più personale e infondono una sensazione di community, che è il motivo per cui sono più comunemente indicate come piattaforme di social commerce. Da un lato il second hand consente l’accesso ai marchi a un pubblico più ampio, che fatica a permettersi i prezzi del prodotto nuovo, e dall’altro contribuisce alla capacità di spesa dei clienti esistenti, che possono monetizzare i prodotti che ormai hanno smesso di usare, e finanziare con questi proventi nuovi acquisti. E allora cosa aspettate: il lusso è a portata di mano, anzi di tasca!

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