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Martedì, 23 Aprile 2024
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Certificato stabilità obbligatorio per tutti i contratti di affitto e compravendita

La certificazione statica diventerà "obbligatoria nei futuri contratti di affitto e compravendita come la è già la certificazione energetica degli immobili". La novità dovrebbe essere introdotta nella prossima legge di Stabilità, che sarà in vigore dal 2018

Per gli edifici sarà obbligatorio il certificato di stabilità. Dopo la tragedia di Torre Annunziata dove una palazzina è crollata uccidendo 8 persone, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio ha prospettato come la certificazione statica diventerà "obbligatoria  nei futuri contratti di affitto e compravendita come la è già la certificazione energetica degli immobili"

Nel pomeriggio del 13 luglio, in VIII Commissione Ambiente della Camera, il Sottosegretario per le infrastrutture e trasporti Del Basso De Caro ha risposto alle due interrogazioni (5-11810/5-11812) e ha avuto modo di affermare che oggi grazie al sisma bonus è possibile fare le analisi delle condizioni statiche degli immobili con la possibilità di detrarre fiscalmente fino all'85% delle spese sostenute, rendendo così appetibile con gli incentivi volti al miglioramento statico degli edifici.

Quindi, come è stato introdotto l'obbligo della certificazione energetica per i contratti di affitto e compravendita, occorre ora proseguire anche per la certificazione statica, dapprima in forma volontaria al fine di garantire la reale conoscenza dello stato dell'immobile da parte di chi acquista, per poi passare ad una più organica disciplina diretta a salvaguardare la sicurezza dei cittadini e del patrimonio edilizio.

Inoltre il sottosegretario precisa che proprio sul tema della messa in sicurezza degli edifici, sono state acquisite puntuali informazioni presso la Struttura di missione Casa Italia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il Progetto Casa Italia ha l'obiettivo di migliorare la sicurezza del Paese a fronte di rischi naturali, come, ad esempio, quello sismico e quello idrogeologico.

Tra gli interventi previsti, in particolare, si segnalano tre azioni direttamente finalizzate ad intervenire sulla vulnerabilità degli edifici residenziali:

1) un programma di diagnostica speditiva esteso agli edifici caratterizzati da maggiore rischio sismico. L'intervento coinvolge oltre 550.000 edifici residenziali costruiti in muratura portante o in calcestruzzo armato prima del 1980, in assenza quindi di normative antisismiche stringenti, localizzati nei 650 comuni italiani a maggiore pericolosità sismica.

L'intervento prevede che la diagnostica sia effettuata con oneri a carico dello Stato; il Dipartimento Casa Italia, appena istituito, sta avviando l'interazione con la Rete delle Professioni Tecniche per rendere operativa la misura. L'investimento previsto è stimato in circa 120 milioni di euro;

2) l'attivazione di 10 cantieri sperimentali sul territorio italiano, finalizzati a sperimentare soluzioni non invasive di riduzione della vulnerabilità e a comprenderne le condizioni per una più ampia diffusione sul territorio nazionale, con oneri a carico dello Stato stimati in 25 milioni di euro.

3) la costituzione di un archivio informatizzato in cui far confluire tutte le informazioni di cui già oggi le pubbliche amministrazioni dispongono a livello di singolo edificio. Tali informazioni – oggi disperse tra Agenzia delle Entrate – Catasto, ENEA, Istat, Dipartimento della Protezione Civile –verrebbero quindi rese accessibili in modo integrato, costituendo una importante base dati sulle condizioni degli edifici.

A regime questa soluzione consentirà di ottenere un quadro informativo coerente con gli obiettivi del fascicolo del fabbricato, limitando nel contempo gli oneri per i proprietari degli immobili.

Certificazione statica, quando è obbligatoria

La novità dovrebbe essere introdotta nella prossima legge di Stabilità, che sarà in vigore dal 2018. In particolare, il ministro delle Infrastrutture ha spiegato: “In Italia manca una classificazione ufficiale degli edifici. Abbiamo tuttavia introdotto l’obbligo della certificazione energetica e ora pensiamo di proseguire su questa strada anche per la sicurezza statica. L’idea è quella di inserire nei contratti d’affitto e di compravendita la clausola della certificazione statica obbligatoria, al pari della certificazione energetica”.

Le parole di Delrio sono state accolte positivamente da ingegneri e architetti. Con una nota è stato fatto sapere che il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, plaude all’annuncio del ministro Delrio, ma torna a chiedere con forza l’istituzione del fascicolo del fabbricato.

‘In Italia – conclude Zambrano – abbiamo circa 20 milioni di edifici costruiti prima che venisse introdotta la normativa sul rischio sismico che ha imposto regole più stringenti nel settore delle costruzioni. In questo senso, dopo l’iniziativa di Delrio, ci aspettiamo un ulteriore sforzo dal mondo della politica, anche nella direzione dell’introduzione del fascicolo del fabbricato’”.

Per il Consiglio nazionale degli architetti “si tratterebbe di una documentazione ‘minimale’ che consentirebbe di conoscere le condizioni di vulnerabilità degli edifici per avere un quadro realistico dello stato del patrimonio edilizio del nostro Paese, anticipando l’istituzione dell’auspicato fascicolo del fabbricato – una sorta di ‘cartella clinica’ – contro il quale, anche in queste ore, si levano interessate voci di dissenso”.

“Non c’è dubbio che lo sterminato patrimonio edilizio italiano vada messo in sicurezza considerando che fortunatamente si è arrestato il processo di espansione. Può essere l’occasione non solo per raggiungere dei necessari standard di stabilità per ogni immobile, ma anche per rimettere in moto in maniera virtuosa l’edilizia, colpita, più di tutte, dalla crisi economica”.

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