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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Giardino

Come prendersi cura delle piante da appartamento a fine agosto e settembre

La fine di agosto e l’inizio di settembre coincidono con temperature più freddo e attenzioni diverse da riservare alle nostre piante da appartamento

Mese caldo e asciutto, matura ogni frutto: secondo un vecchio proverbio tramandato dai nostri avi, il mese di settembre si può riassumere in questa frase e l’inizio di questi trenta giorni e, conseguentemente, dell’autunno, è ormai dietro l’angolo. Con la fine di agosto, inoltre, ci si deve abituare alla temperature più basse ed ai primi temporali che sanciscono la conclusione dell’estate.

Proprio questo maltempo e le giornate che si accorciano coincidono con un nuovo approccio da assumere con le piante da appartamento. Nel corso della stagione calda, queste piante, nello specifico quelle che si trovano all’esterno (come ad esempio in un balcone) si sono rinforzate grazie alle annaffiature periodiche ed alla luce del sole ricevuta, mentre quelle rimaste in casa possono aver sofferto non poco.

Ecco perché verso la fine di agosto e soprattutto a settembre è necessario rimuovere tutti i rami secchi e le foglie gialle, concedendo abbondante acqua ed evitando di concimare, per lo meno fino a quando la pianta non avrà ripreso a fiorire. Poco prima che l’autunno entri nel vivo, occorre adottare una serie di accorgimenti che si possono rivelare utili nel resto dell’anno.

I primi segnali di freddo

Quando il caldo estivo inizia ad essere soltanto un pallido ricordo, ci si deve organizzare al meglio con le piante da appartamento. È necessario riportare in casa quelle specifiche per gli interni che non hanno più bisogno di rimanere all’aria aperta, ficus in primis, mentre quelle da esterno dovranno essere sistemate sotto la luce piena del sole per molte ore al giorno.

Innaffiare in modo costante e abbondante è fondamentale per far letteralmente uscire queste piante da quello che può essere considerato un vero e proprio “letargo”. La produzione di nuovi germogli è il segnale inequivocabile del bisogno di nuova acqua, senza dimenticare che alcune piante come i bonsai vanno concimate a fine agosto con i giusti fertilizzanti, passando poi a settembre ad un cucchiaio di cenere di legna.

Piante grasse

Nel caso delle piante grasse, il bimestre di fine estate-inizio autunno non deve destare grosse preoccupazioni. Molti esemplari, come quelli che fanno parte delle famiglie delle cactacee e delle crassulacee, possono essere lasciate senza problemi all’esterno, riducendo le annaffiature a partire dalla seconda metà di settembre ed avendo l’accortezza di bagnarle al mattino per consentire l’asciugatura nelle ore rimanenti.

Le migliori piante per ogni situazione

Nel caso di stanze della casa che sono poco illuminate, allora la scelta deve ricadere su specie ben precise, come ad esempio i filodendri, le felci, la kentia, la violetta africana, lo spatiphyllum o anche le dracaene, mentre in ambienti luminosi sono più adatte piante come i ficus, il croton, la dieffenbachia, l’aglaonema, la kalanchoe e le bromeliacee.

Un altro consiglio utile e prezioso è quello di osservare il “comportamento” di piante come gerani parigini, gerani edera, fucsie e verbene. Si sta parlando infatti di esemplari noti come “ricadenti”. La loro tendenza nel bimestre di fine estate è quella di spogliarsi alla base e produrre fiori soltanto all’estremità. Ecco perché è buona norma tagliare di circa 5, 6 o 7 centimetri pochi rametti ogni settimana: in questa maniera la pianta verrà stimolata a produrre nuova vegetazione e si elimineranno al tempo stesso le foglie che sono diventate secche oppure gialle.

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