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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ristrutturare

Tutto sul soppalco: dalla progettazione alla realizzazione

Il soppalco è l’elemento giusto per sfruttare al meglio lo spazio di qualsiasi ambiente della casa: ci sono alcune regole da seguire per realizzarlo a regola d’arte

Ottimizzare gli spazi in casa: è questa la parola d’ordine di chi opta per una soluzione semplice ma efficace per l’appartamento come il soppalco. È il modo perfetto per sfruttare tutti quegli ambienti che hanno dei soffitti alti, senza dimenticare che la superficie disponibile delle stanze può aumentare a vista d’occhio. La realizzazione richiede alcuni passaggi fondamentali, tra autorizzazioni e rispetto di norme specifiche, ma prima bisogna capire quali sono le tipologie più diffuse.

I materiali principali dei soppalchi

Normalmente i soppalchi in una casa possono essere fissi oppure mobili, dunque è necessario approfondirli meglio prima di capire come costruirli. Di solito questi spazi possono essere realizzati in tre materiali diversi:

  • Legno: si tratta della scelta più leggera e anche piacevole alla vista, visto che l’occhio vuole la sua parte e si può sfruttare questo materiale soprattutto negli ambienti rustici ma non solo
  • Ferro: questa soluzione è invece quella che si adatta meglio agli appartamenti più moderni, con un risultato finale molto leggero, anche se i costi da sostenere sono più alti
  • Muratura: in quanto a stabilità è la soluzione migliore, per non parlare della sicurezza, ma i costi sono elevati

Numeri e dimensioni di cui tenere conto

Quando si progetta e realizza un soppalco, è fondamentale fare riferimento a due testi ben precisi, il Regolamento d’Igiene dei Comuni e il Regolamento Edilizio. Anzitutto occorre tenere bene in considerazione l’altezza minima di questo spazio, di solito compresa tra i 210 e i 220 centimetri. In caso di altezze inferiori, l’ambiente risulta non abitabile. Per quel che riguarda la parte sottostante, non bisogna scendere sotto i 270 cm (240 per quel che riguarda la cucina e il bagno). Non tutto il locale può essere ovviamente trasformato in un soppalco: di solito la parte di superficie massima non supera un terzo del totale, mentre in termini percentuali può essere pari al 50%. Tra l’altro, un lato del soppalco deve essere sempre completamente aperto, nello specifico la sua parte inferiore.

Le autorizzazioni per la costruzione

Prima della costruzione vera e propria, è necessario ottenere una serie di autorizzazioni. Nel caso di una superficie utile da realizzare, allora c’è bisogno del Permesso di Costruire. Invece, quando l’utilizzo del soppalco è relativo a un deposito o ripostiglio, allora serve la SCIA (la segnalazione certificata di agibilità). Ogni regola può comunque cambiare da Comune a Comune: il consiglio è quindi quello di rivolgersi a un architetto oppure a un geometra che forniranno tutte le informazioni del caso.

La costruzione del soppalco

A prescindere dal materiale con cui si desidera costruire il soppalco, è fondamentale che la soletta sia sempre ancorata alle murature perimetrali. Di solito ci si affida a staffe o cordoli di calcestruzzo, ma non mancano le soluzioni con piccoli pilastri che ripercorrono il perimetro del locale. Un’alternativa interessante è quella dei tiranti a cui agganciare il soppalco stesso. Esistono comunque delle soluzioni prefabbricate in commercio, molto leggere e di facile installazione, sempre però da assoggettare alle normali verifiche regolamentari. Non meno importante è la scelta della scala e della ringhiera. L’ingombro deve essere minimo, così da non impedire il passaggio e di non intralciare altri elementi come porte e finestre.

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