Enea, il film "senza baci" di Pietro Castellitto è una vera meraviglia
Una Roma in equilibrio tra bellezza e decadenza, così come la vita. Un conflitto interiore tra ciò che è giusto e ciò che, invece, ci si sente di fare. L'amore e le sue contraddizioni, la famiglia e i suoi cocci rotti da tenere insieme per non far crollare un legame che si è fatto di tutto per cercare di far stare in piedi. E poi ancora le insoddisfazioni lavorative, il dover fingere che tutto vada sempre bene, il degrado di una vita comoda figlia della ricchezza e il sacrificio di quella stessa vita che si è fatto di tutto per costruire dalla povertà. E poi ancora i baci, quei baci che non si vedono mai, che si nascondono quasi a preservarne la magia, la bellezza, l'essere tutto ciò che, alla fine, conta davvero nella vita.
Tutto questo è Enea, il nuovo film di Pietro Castellitto in concorso alla 80esima Mostra del Cinema di Venezia. Enea è un'opera sofisticata, ben pensata, raffinata, è una piccola meraviglia che riesce a raccontare alla perfezione l'essere italiani, oltre che l'essere persone, e lo fa con una poesia e raffinatezza che fanno davvero la differenza. Enea è uno dei pochi film di questo Festival del Cinema che riesce a farci piangere, che emana emozioni, che ci fa ridere e allo stesso tempo riflettere. È un piccolo spezzone di vita vista dal di fuori che non può che essere ammirata pur nelle sue imperfezioni.
Pietro Castellitto fa un lavoro di regia eccezionale nel suo ultimo film. Stupisce con le sue inquadrature sempre originali e inaspettate e con quella folle ma geniale scelta di non mostrare mai i baci all'interno del film, tratto distintivo dell'intera narrazione. Così, quei baci mai visti, diventano ancora più preziosi, attesi e catartici una volta svelati alla fine del film.
Vedere Enea è fare un viaggio interiore, un viaggio che ci fa scoprire tutto il bello dell'essere umani in questo caos che è la vita, ci fa riflettere sull'importanza dell'amore, dell'amicizia, del calore della famiglia e degli stessi baci che non dovremmo mai smettere di dare a chi amiamo.
La trama? Enea è il protagonista della storia di cui rincorre il mito che porta nel nome. Vuole sentirsi vivo in quest'epoca decadente e piena di contraddizioni. Lo fa assieme a Valentino, suo amico da sempre e vittima, come lui, della stessa corruzione di cui è anche artefice. Questo film, però al di là della sua storia di ragazzi corrotti è una storia di umanità, la storia di una donna che odia il suo lavoro, di uno psicologo e padre di famiglia che vive cercando di sfogare come può la sua rabbia repressa, la storia di una ragazza che deve fare i conti con la propria bellezza e di un ragazzino che ha occhi solo per suo fratello maggiore. In mezzo a tutto questo caos, o meglio, a tutta questa vita fatta di routine immodificabili, di quotidianità che si regge su solide abitudini, in mezzo a tutte queste storie tangibili, reali, disperate ma talmente vere da uscire dallo schermo, c'è tutta un'umanità da scoprire.
Intelligente, elegante, emozionante e con una grandissima forza comunicativa, Enea è uno dei migliori film della Mostra del Cinema di Venezia e uno dei pochi che ci ha mosso qualcosa dentro.
Voto: 8 e mezzo