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Domenica, 3 Dicembre 2023
Cinema

Meryl Streep: "Al provino per King Kong mi dissero che ero brutta"

L'attrice ha postato una foto su Facebook che la raffigura giovanissima in metropolitana dopo essere stata rifiutata dal produttore del kolossal: "Mi reputarono 'non abbastanza carina'. A quel punto potevo far deragliare i miei sogni o tirare su le maniche e credere in me stessa. Ho scelto la seconda"

Detiene il record per il maggior numero di nomination agli Oscar (ben 19), e 29 sono state quelle per i Golden Globe, ma, ciò nonostante, anche per una diva del calibro di Meryl Streep gli esordi sono stati tutt'altro che semplici.

A ricordarli è stata la stessa attrice che ad oggi si è portata a casa tre delle statuette più ambite del cinema, e attraverso la sua pagina Facebook, ha raccontato uno dei momenti più complicati della sua vita dal punto di vista professionale. 

L'artista 66enne ha pubblicato la foto risalente al 1975 che la ritrae mentre torna a casa in metropolitana dopo il provino andato male per il film 'King Kong', quando il produttore Dino De Laurentiis la scartò perché "troppo brutta" per la parte. 

"In questa foto torno dal provino per King Kong dove mi era stato detto che ero troppo brutta per la parte. Per me quello è stato un momento davvero determinante" ha scritto in calce allo scatto: "Quel semplice commento sprezzante avrebbe potuto far deragliare i miei sogni di diventare un'attrice o costringermi a tirare su le maniche e credere in me stessa, ma ho preso un respiro profondo e mi sono detta: 'Mi spiace che tu pensi che io sia troppo brutta per il tuo film, ma la tua è solo un'opinione in un mare che ne contiene migliaia. E adesso andrò a cercarmi una marea più gentile".

"Oggi ho 18 premi dell'Academy" ha poi concluso la Streep che dovette aspettare altri due anni per debuttare sul grande schermo con il film 'Giulia' e incantare il pubblico con "Il cacciatore" e con "Kramer contro Kramer" che le valse il primo Oscar. 

E nonostante i milioni di fan e una carriera costellata da successi, l'attrice continua a combattere ancora oggi contro il potere degli uomini: "Detesto che noi donne siamo costrette a subire le decisioni degli uomini. Siamo escluse da qualsiasi dibattito" - ha rivelato di recente a Vanity Fair nei panni dell'attivista inglese Emmeline Pankhurst - "Noi cerchiamo di emanciparci, siamo più numerose degli uomini nelle facoltà di Business e Legge ma poi prendiamo noi le decisioni in questo mondo? No! Ed è ora di dire basta!".

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