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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La storia di Elena che rifiuta di chiedere l'elemosina e di essere "venduta" in matrimonio a 14 anni

La bambina, 14 anni, ha anche raccontato che la scorsa estate il padre aveva messo i fratelli di 11 e 10 anni in acqua bollente, tenendoli bloccati per circa un'ora nonostante le loro urla e poi Ii aveva bastonati

Presa a bastonate e costretta a fare l'elemosina davanti ad un supermercato per almeno 5 ore dopo la scuola. Umiliata e "venduta" in matrimonio. Un incubo. Elena - nome di fantasia - di quel quotidiano proprio non ne poteva più. A 14 anni ha voluto rompere le catene di una vita che l'aveva ormai ridotta in schiavitù. Aguzzini, il padre e la madre, rispettivamente di 41 e 36 anni, che l'hanno anche rasata a zero perché lei si è rifiutata di sposare quello sconosciuto, "promesso" sposo, in cambio di soldi. 

Costretti a portare i soldi a casa

Elena ha chiesto aiuto. Viveva con altri 13 fratelli senza un letto, né coperte. Ad aiutarla, per prime, sono state due sorelle che da tempo ormai la vedevano mentre, piena di lividi, faceva l'elemosina davanti a quel supermercato della Bufalotta, a Roma. Un primo supporto in una giovane vita di solitudine. Un raggio di sole che ha dato coraggio ad Elena che, nonostante la giovanissima età, ha scelto di denunciare tutto alla polizia. 

Ai poliziotti di San Basilio ha raccontato che i genitori, di provenienza bosniaca, vivono in una casa con due camere da letto, una cucina e un bagno. Loro, i 13 fratelli e sorelle, invece erano trattati come un peso. Costretti a portare i soldi a casa. Dopo il racconto duro e crudo di Elena e le indagini della polizia, sono scattati i primi provvedimenti: il padre è in carcere e la madre ai domiciliari su disposizione della Gip Monica Ciancio.

Elena ha anche tentato il suicidio

La svolta lo scorso 15 ottobre. Elena, ormai ridotta uno straccio, non ce la faceva più. Non è mai stata bambina. Sin dalle elementari i genitori l'hanno obbligata a chiedere l'elemosina lasciandola tutto il giorno, dopa la scuola, davanti ai supermercati. Alla Bufalotta ci stava fissa per tre giorni a settimana dalle 15 alle 20. A volte anche il mattino, con i genitori che le impedivano di andare a scuola.

Se provava a ribellarsi scattavano le botte. In una occasione Elena ha anche tentato il suicidio, gettandosi da un muretto, ma è stata fermata dal padre. Non ce la faceva più. La madre pochi giorni prima quell'estremo tentativo fortunatamente mai realizzato, l'aveva picchiata con un bastone di ferro al punto da non farla camminare, lasciandole una grande cicatrice sul polpaccio sinistro.

Rasata e "venduta" in sposa

Ma non erano le uniche ferite. Lividi sullo zigomo e sull'occhio destro, una cicatrice sul braccio sinistro e tagli recenti sulle braccia ormai facevano parte del quotidiano. A 10 anni la madre l'ha colpita con una bastonata in testa perché non aveva pulito bene la cucina, a 12 è stata colpita dalla madre con un bastone almeno cinque volte perché aveva rotto una scopa, in un'altra occasione è stata picchiata  perché aveva portato a casa solamente 2 euro come elemosina.

E quanto riusciva a portare a casa 30 o 50 euro, facendo il suo "lavoro", quei soldi venivano sequestrati dai genitori. Non solo. Le violenze, oltre che fisiche, erano anche verbali: la madre la chiamava "troia" e quest'anno i genitori l'avrebbero data in sposa ad un uomo adulto a lei sconosciuto, in cambio di denaro e di rasarle i capelli per renderla meno piacente ad altri ragazzi.

La ragazza di Ostia picchiata perché rifiuta il burqa e il matrimonio combinato dai genitori

Anche gli altri fratelli picchiati

Elena, ormai stanca, ha anche provato a confidarsi timidamente con qualche suo insegnante. I genitori, però, una volta saputo l'hanno picchiata. Ancora. Aggressioni violente che hanno subito anche altri due fratelli, come Elena ha raccontato. La scorsa estate, il padre aveva messo i due fratelli di 11 e 10 anni in acqua bollente, tenendoli bloccati per circa un'ora nonostante le loro urla e poi Ii aveva bastonati. 

Sempre nello stesso periodo il padre aveva picchiato altri due fratelli sulla schiena e sulle braccia ed aveva sollevato per le orecchie e picchiato con una bacchetta di legno tutto il corpo di altri fratelli di 8 e 7 anni mentre giocavano. Violenze che la polizia e la procura hanno verificato. Secondo l'ordinanza del Gip, i genitori usavano le elemosine "per divertirsi ed acquistare bevande alcooliche". Mentre la ragazzina e i fratelli vivevano una vita di stenti.

Elena, subito dopo la denuncia, è stata immediatamente collocata in una struttura protetta dove tuttora permane. Il padre in carcere. La madre, che da poco ha di nuovo partorito, in casa ai domiciliari. Con altri nove tra fratelli e sorelle di Elena, tutti minorenni

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