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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Città Napoli

Quindicenne inseguita e palpeggiata in pieno giorno a Napoli

La ragazza è stata vittima di violenza da parte di un 38enne all'ora di pranzo nella centralissima piazza Garibaldi

Ha avuto la prontezza di fuggire nascondendosi in un negozio e poi quella di raccontare tutto per filo e per segno agli agenti della Squadra mobile e del commissariato di Poggioreale. Una ragazzina di 15 anni ha denunciato e fatto arrestare il suo aggressore. È accaduto a Napoli in quello che sembrava un tranquillo pomeriggio di fine marzo. La ragazza, secondo il dettagliato racconto fornito agli agenti che sono intervenuti a piazza Garibaldi, ha riferito che stava percorrendo a piedi corso Lucci per raggiungere proprio la piazza della stazione centrale. Si stava recando in un centro estetico quando è stata avvicinata da un uomo che prima l’avrebbe molestata verbalmente poi avrebbe cominciato a seguirla. Intorno alle 13 e 30 l'uomo l'ha avvicinata a un semaforo facendole delle esplicite richieste sessuali. La giovane ha provato ad allontanarsi ma il 38enne ha cominciato a seguirla.

Rendendosi conto della pericolosità del momento la 15enne ha cominciato a correre e urlare, ma l’uomo l’avrebbe raggiunta e palpeggiata. Anche se impaurita e sotto shock la ragazza è riuscita a entrare in un esercizio commerciale cercando riparo da quelle aggressioni ripetute. Una prontezza che non è da tutti, soprattutto in situazioni di pericolo e di un grande spavento come quello che ha vissuto la 15enne. Una volta trovato riparo, sentendosi al sicuro, ha allertato le forze dell’ordine. Il suo racconto e le indicazioni raccolte sono state fondamentali, tanto che gli agenti hanno bloccato e identificato il presunto aggressore. Si tratta di N.M.Z.A., 38enne di origini pakistane con precedenti di polizia e irregolare sul territorio nazionale, che è stato arrestato per violenza sessuale aggravata. Del caso si stanno occupando il procuratore aggiunto Falcone e il sostituto Curatoli. L'arrestato è in carcere a Poggioreale.

Le reazioni dei politici leghisti e di Fratelli d'Italia 

La violenza in pieno giorno ha provocato preoccupazioni e alcuni parlamentari leghisti e di Fratelli d'Italia hanno stigmatizzato fortemente l'accaduto puntando il dito contro lo straniero e sottolineando il suo essere irregolare sul territorio nazionale, oltre che, a loro avviso, la maggior parte di questi crimini avvenga a opera di extracomunitari. È il caso dei deputati Gianluca Cantalamessa e Pina Castiello. "È assurdo, incomprensibile e inaccettabile che nel centro della nostra città alle due del pomeriggio una ragazzina di 15 anni possa essere così brutalmente abusata. Non è razzismo ma fa riflettere che in mezzo a questi orrori una parte considerevole degli stupri nel nostro Paese sia commessa da immigrati irregolari. Denunciare questi abomini è un atto dovuto. Piena vicinanza alla ragazza e a tutta la sua famiglia sperando che - aggiunge - possa superare al più presto i traumi sia fisici che psicologici. Continuare a far finta che non esista un'emergenza del genere rende complici" ha detto Cantalamessa a cui ha fatto eco la Castiello.

"Mi vengono i brividi al pensiero che una ragazzina di soli 15 anni abbia dovuto vivere l'orrore di un'aggressione. Quanto accaduto in piazza Garibaldi è solo l'ultimo caso di una lunga lista di violenze orrende a danno spesso di giovani vittime e compiute troppe volte da aguzzini, immigrati clandestini sfuggiti a qualsiasi controllo. La sinistra, di fronte a certi crimini, non può negare la necessità di un maggiore controllo dell'immigrazione e il sindaco Manfredi deve intervenire investendo di più in sicurezza" ha concluso la Castiello.

Dello stesso tenore anche Edmondo Cirielli di Fdi. "Al peggio non c'è mai fine. A Napoli una quindicenne è stata aggredita e violentata da un extracomunitario di origini pakistane, ovviamente irregolare sul nostro territorio. Continua così la lunghissima serie di violenze sessuali ai danni delle donne che vivono in Italia per mano di selvaggi immigrati. Il presidente Draghi dovrebbe chiedere le dimissioni immediate del ministro Lamorgese perché non è palesemente all'altezza dell'emergenza che vive il suo dicastero. D'altronde le sue politiche sull'immigrazione, assolutamente inadeguate, sono anche la causa della situazione odierna", conclude Cirielli.

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