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Giovedì, 25 Aprile 2024
Arezzo

Non denuncia un furto, il Fisco se ne accorge: condannato a tre anni

L'ex guardia giurata aveva preso parte a una rapina a un portavalori: per l'Erario doveva denunciare la cifra nella dichiarazione dei redditi

Non aveva inserito nella dichiarazione dei redditi gli oltre quattro milioni di euro rubati (per la precisione 4.276.000 in oro) e per questo è stato condannato dal Tribunale di Arezzo ad un anno e dieci mesi di reclusione senza condizionale per evasione fiscale. È il nuovo verdetto a carico di Antonio Di Stazio, ex vigilante Securpol, già condannato a tre anni e nove mesi in secondo grado per il furto del maxi carico di metallo prezioso sparito l'11 luglio 2016 dal furgone che gli era stato affidato, per poi farlo ritrovare vuoto: la refurtiva non è mai stata rinvenuta. La notizia della nuova condanna è riportata oggi dai giornali locali.

Quando Di Stazio era in carcere avrebbe dovuto dichiarare quella somma rubata ma non lo fece e così lo Stato rivendica una evasione fiscale da un milione e 900 mila euro. Il giudice monocratico del Tribunale di Arezzo, Giorgio Margheri, ha ritenuto l'imputato colpevole dell'omesso versamento. Il pubblico ministero Michela Rossi in udienza aveva chiesto un anno e otto mesi.

Dopo aver espiato i tre anni e sei mesi per il furto, l'ex guardia giurata ha ora un altro conto da saldare con la giustizia. Grazie alla riforma Cartabia, Di Stazio tuttavia non tornerà in cella e potrà accedere ai lavori di pubblica utilità a Castel Volturno (Caserta) dove abita.

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