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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Torino

Adesivi omofobici in ateneo: "Tieni pulita la tua università"

All'indomani dell'inaugurazione di un monumento dedicato alla resistenza culturale per garantire i diritti della comunità omosessuale, sono spuntati diversi adesivi omofobici

Un passo avanti e tre indietro sulla tutela dei diritti per la comunità LGBTQI+ di Torino. Nel capoluogo piemontese, all'indomani dell'inaugurazione di un monumento dedicato alla resistenza culturale per garantire i diritti della comunità omosessuale, sono spuntati diversi adesivi omofobici.

Ma mettiamo in ordine i fatti. Come riporta TorinoToday, giovedì 6 ottobre è stato inaugurato a torino un monumento che raffigura Ottavio Mario Mai, regista, sceneggiatore, attore, scrittore e poeta italiano che nel 1986, insieme al compagno Giovanni Minerba, ha fondato a Torino il Festival cinematografico a tematica omosessuale 'Da Sodoma a Hollywood'.  Un monumento la cui importanza è stata evidenziata alcune ore dopo l'inaugurazione della statua - che si trova vicino al Campus universitario Luigi Einaudi in un viale anch'esso intitolato a Ottavio Mai - dall'iniziativa di un gruppo studentesco universitario. 

All'iniziativa ha partecipato anche Vladimir Luxiaria, attivista per i diritti della comunità LGBTQI+: "Torino è una città molto importante per quanto riguarda i diritti della comunità omosessuale", ha detto Luxuria, il giorno dell'inaugurazione del monumento dedicato a Ottavio Mario Mai. 

Servizio di Gioele Urso, TorinoToday

Il giorno seguente, venerdì 7 ottobre, sono apparsi alcuni adesivi con una schwa arcobaleno sbarrata e la scritta "tieni pulita la tua università" in alcune sedi dell'università di Torino. In particolare a Palazzo Nuovo, al campus Luigi Einaudi, nelle facoltà di Economia e Medicina. Gli adesivi riportavano il marchio del Fuan-Aliud Torino, organizzazione studentesca di destra. La comparsa degli stickers è stata denunciata dall'Arci Torino, chiedendo l'intervento del Comune e dell'università: "È inaccettabile che all’interno di uno spazio libero e pubblico avvengano fatti di questo tipo. L’università è e deve rimanere un luogo sicuro per ogni studente e ogni studentessa", ha commentato Serena Graneri, presidentessa di Arcigay Torino, "Chiediamo all’università di Torino e all'assessora Carlotta Salerno di intervenire affinché questi adesivi vengano tolti e che vengano presi provvedimenti verso i responsabili di questa azione". 

In seguito è arrivata la rivendicazione dal Fuan-Azione Universitaria Torino: "Questa piccola beffa futurista aveva lo scopo di protestare contro le ridicole storpiature ideologiche della lingua italiana in salsa gender a cui assistiamo costantemente in università ormai da anni, e di difendere la dignità della lingua di Dante e D'Annunzio", si legge nella nota. L'intento, come spiegano nella nota, era dimostrare "come mainstream e sinistra siano sempre pronti a scatenare polveroni per difendere stupidaggini come lo schwa ma non per discutere dei reali problemi quotidiani degli studenti". E sottolineano, "il nostro non era un gesto discriminatorio se non contro le idiozie del politicamente corretto".

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