Aggredito da tre "no vax" volontario della Misericordia
L'uomo ha raccontato l'episodio su Facebook
Non si ferma l'ondata di violenze che colpisce gli operatori sanitari, medici e infermieri. Insulti, minacce e aggressioni rientrano in un fenomeno acuito soprattutto negli ultimi anni, da quando è scoppiata la pandemia. Un volontario della Misericordia di Badia a Ripoli è stato aggredito da tre no vax mentre portava fuori il cane, in zona Firenze Sud. Vittima dell'aggressione, come riportato dal quotidiano La Nazione è Dino Fierli, 59enne, che è stato colpito il 23 aprile, verso le ore 13, mentre portava a passeggio il suo animale da compagnia da tre persone che si sono definite 'no vax'. L'uomo indossava la divisa, perché avrebbe dovuto prendere servizio poco dopo. Il 59enne, dopo l'aggressione è stato ricoverato in ospedale per una ferita all'altezza dello zigomo destro.
Lo sfogo sui social network
E' amareggiato per l'episodio il volontario della Misericordia che si è lasciato andare a un lungo sfogo su Facebook: "Quando suona la sirena montiamo in ambulanza e interveniamo, non facciamo differenze se vaccinato oppure no, interveniamo, punto", si è sfogato l'uomo. "E poi vieni aggredito, e per cosa?", si legge ancora nel post, che riporta le frasi degli aggressori: "Schiavo del sistema. E' per colpa anche vostra che le persone sono morte, le avete portate all'ospedale e sono morte. Questo mi è stato detto mentre sono stato pestato".
E ancora: "No cari miei non ci sto. Io non sono schiavo di nessuno, noi volontari facciamo quello che facciamo per la comunità, per strappare un sorriso a chi soffre, per cercare di salvare una vita, anche la vostra se fosse necessario. In tre contro un 59enne? Provo solo tanta pena per delle menti e coscienze così povere e inutili", conclude l'uomo, che ha descritto gli aggressori come adulti, riferendo che il tutto è successo in pochi secondi e che è riuscito a vederli solo di spalle mentre scappavano.
Dura condanna e ferma solidarietà del Comune di Firenze. “Solidarietà e vicinanza a Dino Fierli per l’aggressione subita. Si tratta di un episodio grave da condannare con forza. La violenza non appartiene alla nostra comunità e la condanniamo in qualunque forma si verifichi. Compiere gesti violenti ai danni di una persona che indossa una divisa con la quale svolge attività a favore delle persone più fragili e in difficoltà è un atto meschino”, le parole dell’assessora al welfare Sara Funaro.