Raid punitivo con mazze da baseball contro un market gestito da cingalese: undici arresti
Un mese fa l'aggressione subita da un commerciante straniero e alcuni suoi connazionali. Un episodio che la polizia definisce "grave e cruento"
Undici persone sono state arrestate a Palermo perché ritenute responsabili di un raid punitivo nei confronti di un market gestito da un cittadino cingalese (e non bengalese, come inizialmente comunicato dalla polizia). Secondo le indagini della Squadra mobile, il gruppo di giovanissimi, armati di mazze da baseball, ha assaltato il negozio e aggredito il titolare e alcuni suoi connazionali dello Sri Lanka in via Casella, zona Malaspina.
I fatti risalgono ad alcuni mesi fa e per gli undici ora sono scattati gli arresti domiciliari: sono accusati di rapina e lesioni, aggravate dall'odio razziale. Molti degli arrestati sono già noti alle forze di polizia perché gravati da precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. Due di loro erano già stati arrestati a ottobre, ma adesso la polizia ha chiuso il cerchio ammanettando i complici e contestando ai due già in cella anche l'aggravante.
Raid contro market etnico a Palermo, la polizia: "Episodio grave e cruento"
Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, il branco avrebbe deciso di agire dopo aver visto un giovane cingalese urinare in strada. Per questo il ragazzo è stato punito, con "calci e pugni" ed "espressioni ed epiteti di disprezzo razziale", ma per gli aggressori non era abbastanza. Così "è stato raggiunto in un negozio di proprietà di suoi connazionali, in via Casella, dove si era rifugiato in compagnia di un amico, anche lui dello Sri Lanka, che aveva cercato di dargli una mano intervenendo a sua difesa contro il gruppo. I malviventi, più di dieci, hanno fatto irruzione nel negozio cogliendo di sorpresa il titolare e gli altri avventori presenti, portando così a termine la spedizione punitiva contro il cingalese preso di mira, che stavolta non rimaneva la sola vittima della banda".
Gli arrestati, con bastoni in mano, una volta nel negozio si sono scagliati contro il bersaglio principale, il ragazzo già precedentemente aggredito. Lo hanno trascinato nel retrobottega, picchiato e gli hanno rubato l’anello in oro che portava al dito. Poi il gruppo ha assalito anche l'uomo che aveva tentato di difendere la vittima: anche per lui calci e pugni. Infine è stata la volta del proprietario del negozio, anche lui dello Sri Lanka, picchiato e minacciato di morte. La banda ha tentato di farsi consegnare le immagini del sistema di videosorveglianza per renderle inutilizzabili ma l'arrivo della polizia li ha fatti scappare.
Un episodio "grave e cruento", secondo la polizia, originato dalla "volontà di portare a termine una vera e propria spedizione punitiva".