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Martedì, 16 Aprile 2024
Civitavecchia / Roma

Operaio 29enne muore schiacciato da un container

La tragedia all'interno del porto di Civitavecchia: a perdere la vita Alberto Motta

Incidente sul lavoro al porto di Civitavecchia dove oggi venerdì 10 febbraio 2023 è morto un operaio, Alberto Motta, 29enne di Tarquinia. Secondo quanto appreso da Romatoday il lavoratore classe 1993 - impegnato nelle operazioni di movimentazione al terminal dei container - sarebbe stato schiacciato da un container. L'operai era alla guida di un muletto. Purtroppo inutili i pur immediati soccorsi, con l'arrivo sul luogo della tragedia degli agenti della polizia di frontiera di Civitavecchia, del personale del 118, la capitaneria di porto e dei vigili del fuoco. 

Al porto di Civitavecchia anche il magistrato di turno a lavoro con gli investigatori di polizia per accertare l'accaduto in attesa di terminare di ascoltare i testimoni presenti sul luogo al momento della tragedia. Acquisite le immagini di videosorveglianza che avrebbero ripreso i momenti della tragedia sul lavoro. 

La nota dei sindacati

La morte sul lavoro ha trovato il commento dei sindacati che in una nota scrivono: "Sono passati appena 20 giorni, ed è di nuovo tragedia sul lavoro. Anche questa volta a perdere la vita un giovane operaio impegnato, nel porto di Civitavecchia, nelle operazioni di movimentazione al terminal dei container. Le notizie sono ancora frammentarie e la Polizia di frontiera sta effettuando i rilievi per capire la dinamica dell’incidente mortale". 

"Siamo sconcertati - prosegue la nota congiunta di Carlo Costantini e Marino Massucci, segretari generali della Cisl Roma Capitale Rieti e Fit Cisl Lazio -, affranti, e non si può continuare a tenere la conta dei morti mentre monta il senso d'impotenza e rabbia di fronte a quella che, a tutti gli effetti, è l’emergenza numero uno del mondo del lavoro. Non si può avere vent’anni, avere tutta la gioia della vita davanti e poi, improvvisamente, l’incidente, qualcosa che non va e l’interruttore della vita si spegne. Tragedie che colpiscono giovani alle prime armi come uomini adulti e di esperienza nei cantieri, nei capannoni, sulle impalcature, nelle fabbriche, ovunque".  

"Basta. La sicurezza sul lavoro deve essere la priorità assoluta di questo nuovo anno. Dobbiamo mettere finalmente un punto a questa lunga scia di sangue che si porta via vite innocenti. Alla famiglia di questo giovane facciamo le nostre condoglianze e ai colleghi diciamo: vi siamo vicini. Ma ora - concludono i sindacati - le istituzioni devono incontrarci e insieme dobbiamo mettere a punto una strategia comune per aumentare i controlli, incentivare la formazione nelle aziende e sanzionare chi non la effettua. La formazione è un tassello fondamentale per rendere tutti i lavoratori, dal primo appena assunto all’ultimo che sta per andare in pensione, consapevoli dei rischi del proprio lavoro. Siamo stanchi di fare la conta dei morti: basta, basta basta".

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