Il candidato sindaco fa il test antidoping
Alessandro Aricò, candidato sindaco palermitano alle prossime elezioni, ha fatto l'analisi del capello per rintracciare eventuali "sostanze d'abuso": "Chi si candida deve essere nel pieno possesso delle capacità mentali"
PALERMO - Ricordate i test antidroga per i parlamentari promossi nel febbraio 2010 dall'allora sottosegretario Carlo Giovanardi? Al test del capello si sottoposero volontariamente 232 onorevoli, e uno, rimasto anonimo, risultò positivo alla cocaina. Dibattiti, dubbi e polemiche occuparono le cronache e divisero l'opinione pubblica.
Ebbene, a distanza di due anni, a Palermo è avvenuto qualcosa di simile. In piena e serrata campagna elettorale, in vista delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio, il candidato sindaco Alessandro Aricò, sostenuto dalle liste Fli, Mpa e Api, ha effettuato il test antidoping per rilevare l'eventuale uso di sostanze proibite.
UN ESEMPIO PER TUTTI O SOLTANTO PROPAGANDA ELETTORALE? - Lunedì pomeriggio Aricò si è recato al Centro di Spettrometria di massa del settore CQRC dell'azienda Ospedaliera universitaria "Paolo Giaccone" sottoponendosi al test delle urine e ad un'analisi del capello, per rintracciare eventuali assunzioni di sostanze d'abuso negli ultimi mesi. Aricò è stato, infatti, il primo candidato sindaco ad aderire al programma dell'Osservatorio internazionale antidoping dell'Università degli studi di Palermo.
"La politica deve dare l'esempio, soprattutto alle giovani generazioni. Chi si candida alla guida di una città deve essere ogni giorno nel pieno possesso delle proprie capacità mentali", ha detto Aricò, aggiungendo: "Anche per questo, da futuro sindaco, mi sottoporrò a questo tipo di test con cadenza semestrale e a mie spese". Dal Centro fanno sapere che gli esiti inerenti le sostanze d'abuso saranno disponibili in alcuni giorni, mentre per l'esito completo dell'analisi si dovrà attendere un mese. "Non appena avrò appreso gli esiti li renderò pubblici personalmente", conclude Aricò. (da PalermoToday)
