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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Addio ad Andrea Pinketts, giallista e scrittore generoso

Autore di numerosissimi romanzi noir, aveva creato la figura di Lazzaro Santandrea, una sorta di suo alter ego. Faceva parte del gruppo letterario "Cannibali"

È morto a Milano lo scrittore e giornalista Andrea Pinketts. Era nato il 12 agosto del 1961 ed era malato di tumore da tempo, circa una settimana fa era stato ricoverato all'ospedale Niguarda, dove è deceduto giovedì 20 dicembre. 

Pinketts era uno scrittore, ma anche un personaggio del quartiere dei Navigli a Milano, di cui era anche una sorta di controvoce, sempre un po' roca, sempre originale, talvolta sopra le righe. Andrea G. Pinketts, autore di noir che negli anni Novanta hanno aperto nuove possibilità al genere, è morto a 57 anni per un cancro che, comunque, non gli aveva impedito di prendere parte, seppure da un ospedale, all'ultima edizione di BookCity Milano.

Morto a Milano lo scrittore Andrea Pinketts, aveva 57 anni

Autore di numerosissimi romanzi noir, aveva creato la figura di Lazzaro Santandrea, una sorta di suo alter ego. Faceva parte del gruppo letterario "Cannibali": Einaudi l'aveva inserito nell'antologia "Gioventù Cannibale" del 1996 con Aldo Nove, Niccolò Ammaniti e altri. Ha esordito nel 1991 con "Lazzaro, vieni fuori. E' del 1987 il ruolo di un giornalista nel film "Via Montenapoleone" di Carlo Vanzina. E' stato anche autore teatrale ("Orco Loco", interpretato da Francesco Baccini) e, nel 2006, ha partecipato in veste di giurato al reality "La pupa e il secchione". Nel 2011 e 2012 è stato inviato di "Mistero", su Italia 1.

Dall'ospedale Niguarda ha pubblicato vari video sul suo canale Youtube relativi alla sua condizione di malattia (un carcinoma alla gola). Vincitore di diversi premi letterari, nel 2006 è stato insignito della medaglia d'onore dall'Assemblea Nazionale della Francia per meriti artistici e culturali. Da giornalista ha scritto reportage per "Panorama" e "Esquire" grazie a cui ha contribuito all'arresto di alcuni camorristi, all'incriminazione della setta "Bambini di Satana" e a individuare il mostro di Foligno in Luigi Chiatti.

"Milanesissimo", Pinketts ha raccontato la sua città nella versione "noir" anche in modo dissacrante e grottesco.

Spesso lo si incontrava in città, con grandi cappelli e battute fulminanti, e uno dei luoghi in cui era più facile trovarlo era la libreria Verso in corso di Porta Ticinese, diretta da un altro scrittore, Davide Mosca. "È stato fin dall'inizio un frequentatore della libreria - ha raccontato Mosca ad askanews - portava allegria, ci prendevamo in giro, era sempre uno scambio divertente. Aveva il suo pellegrinaggio, faceva diverse tappe da casa, e qui da Verso, o a Le Trottoir di fermava sempre. Tutti gli volevano bene, anche perché era generoso come scrittore, anche con gli altri scrittori. Era un vero lettore, aveva una capacità di lettura impressionante".

"Pinketts aveva portato una ventata di freschezza e di brio nel giallo e nel noir italiano, del resto aveva uno stile molto forte: i suoi incipit erano fulminanti e fino all'ultimo parlava di nuovi progetti, anche se aveva smesso di scrivere fiction, e questo era un peccato"

Come molti autori di noir, si è occupato in modo brillante anche di veri casi di cronaca nera, ha creato un personaggio in particolare che resterà per sempre legato al suo nome: Lazzaro Santandrea, detective di città spesso coinvolto in vicende spaventose, ma anche comiche. Per uno scrittore i personaggi sono in un certo modo l'eredità che resta, e anche per Andrea Pinketts è bello pensare che possa essere così.

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