rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Lecce

Lecce, riesumata la salma di Antonio Fiordiso: "Un altro caso Cucchi"

La Procura aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta su sei medici e due psichiatri accusati di omicidio colposo per "avere causato la morte per negligenza, imperizia e imprudenza"

A un anno e dieci giorni dal decesso, è stato riesumato il corpo di Antonio Fiordiso, 31enne di San Cesario di Lecce morto per cause mai chiarite mentre scontava una condanna per rapina nel carcere di Taranto. Un nuovo "caso Cucchi", secondo alcuni. Aperta la tomba nel cimitero del suo paese, sulla salma del giovane morto l'8 dicembre 2015 è stata eseguita l'autopsia. 

L'esame - scrive LeccePrima - non ha fatto emergere alcun dato rilevante. Il corpo, ormai provato dal tempo, non ha potuto fornire risposte sulle cause del decesso. Ma gli accertamenti non sono ancora conclusi. Bisognerà infatti, come da prassi, attendere gli esiti degli esami istologici eseguiti sugli organi del cadavere,  poi analizzare l’intero fascicolo documentale, per poi stilare la relazione finale.

L’esame è stato eseguito nel corso della mattinata, presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dal medico legale Alberto Tortorella. Dopo la riesumazione dal cimitero di San Cesario di Lecce, alla presenza dell’avvocato Paolo Vinc del Foro di Milano che difende la sua famiglia assieme all'avvocato Pantaleo Cannoletta del Foro di Lecce, il corpo del 31enne è stato trasferito nel capoluogo salentino per l’accertamento medico. Esame al quale ha anche assistito il consulente dei parenti di Fiordiso, Alessandro Bocchini.

LA STORIA DI ANTONIO FIORDISO - A partire dalla prossima settimana, gli ulteriori riscontri sanitari potranno offrire qualche risposta in più ai famigliari del 31enne, rimasti tuttora senza una ricostruzione dettagliata di giorni che hanno preceduto la morte del detenuto, sopraggiunta per setticemia e blocco renale dovuto a uno stato di disidratazione. Quest'ultimo, infatti, era stato recluso per il reato di rapina all'interno del carcere di Borgo San Nicola, a Lecce, per poi essere trasferito in quello di Taranto, passando dalla casa circondariale di Asti. Ritornato in Puglia, però, è finito in ospedale per motivi che non è ancora dato conoscere: qui è morto nel reparto di Rianimazione, senza aver potuto vedere i famigliari, in particolare la zia Oriana Fiordiso, protagonista della battaglia per chiedere la verità sulla morte di suo nipote.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lecce, riesumata la salma di Antonio Fiordiso: "Un altro caso Cucchi"

Today è in caricamento