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Martedì, 16 Aprile 2024
Brescia

Gli anziani costretti a fare 40 km per il vaccino: "La situazione è inaccettabile"

Succede nel bresciano. La lettera del sindaco di Sabbio Chiese, Onorio Luscia, al presidente della regione Lombardia per chiedere una rimodulazione delle convocazioni

Da Sabbio Chiese al punto vaccinale di Sarezzo in Valle Trompia, distante circa 40 chilometri e senza collegamenti diretti. Siamo in provincia di Brescia, dove dopo l'adesione alla campagna vaccinale anti covid molti anziani si sono visti recapitare avvisi di convocazione per fare il vaccino che hanno fatto indignare i cittadini e il sindaco. "Voglio evidenziare l'inaccettabile, grave e ingiustificato disservizio che i miei concittadini ultra ottantenni stanno vivendo in questi giorni": inizia così la lettera che il sindaco di Sabbio Chiese, Onorio Luscia, ha inviato nei giorni scorsi al presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana e al vicepresidente Letizia Moratti per segnalare quanto sta accadendo nel suo comune.

"Ritengo inaccettabile tale convocazione - scrive il primo cittadino - che se disattesa non consentirebbe neppure il mantenimento in priorità nell'assegnazione al punto vaccinale di Gavardo, anche se, vista la morfologia del territirio valsabbino, il naturale e ovvio luogo delle vaccinazioni per i miei concittadini è fuor di ogni dubbio la sede territoriale Asst di Nozza". "I nostri anziani - aggiunge - sin dal mese di febbraio, hanno aderito con sollecitudine alla campagna vaccinale, confidando in una pronta comunicazione, che non vi è stata se non dopo settimane di attesa e, quando pervenuta, ha generato incredulità e rabbia".

Il sindaco ha chiesto agli enti preposti una rimodulazione urgente delle convocazioni di tutti i residenti presso i punti vaccinali più prossimi al territorio. "Non posso accettare la situazione che si è creata - conclude - per gravi carenze organizzative e gestionali, pur consapevole della complessità delle operazioni di pianificazione e di raccordo territoriale". Luscia auspica, per il prossimo futuro, un'organizzazione meno centralizzata che veda il diretto coinvolgimento delle amministrazioni comunali, più vicine alle reali esigenze delle persone.
 

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