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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Brescia, lava e imbocca il cadavere del marito morto da mesi: "Pensavo fosse vivo"

Dramma della solitudine nel quartiere di Mompiano. L'anziana ha vegliato il cadavere del marito, morto in casa, convinta che fosse ancora vivo e bisognoso di cure

Anziani soli, spesso abbandonati dalle famiglie, rimasti chiusi in casa mentre i vicini e qualche amico partono per le vacanze.

Da anni l'estate porta con se piccoli e grandi drammi della solitudine. Pochi giorni fa, a Roma, il pianto disperato di un'anziana coppia di coniugi ha messo in allarme qualcuno che ha chiamato la polizia e gli agenti, una volta arrivati in casa, si sono messi a cucinare per loro, portando un po' di serenità in una nottata drammatica.

A Brescia, invece, è finita in tragedia. Gli agenti della Volante e gli operatori del 112 hanno trovato una donna che aveva vegliato per mesi il cadavere del marito, continuando a prendersi cura di lui come se fosse vivo. Ad accorgersi che qualcosa non andava, in quella villetta al civico 32 di via Villasca nel quartiere di Mompiano, è stata una vicina: dall'abitazione usciva un odore nauseabondo.

Quando gli agenti sono arrivati si sono trovati davanti una scena raccapricciante: accanto alla porta di ingresso c'era il cadavere quasi mummificato di un uomo, seduto su una sedia. Giorno dopo giorno, la moglie lo ha lavato, pulito, gli ha cambiato i vestiti, gli ha parlato, persino imboccato. Nel silenzio della loro solitudine, la donna lo ha vegliato per quasi un mese, convinta che fosse ancora vivo, come ha continuato a ripetere incredula ai soccorritori. Gli inquirenti  hanno escluso l'ipotesi del delitto per la morte di G.M., ex professore classe 1929, mentre la moglie 83enne è stata ricoverata in ospedale per accertamenti. 

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