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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Schiavizzano anziano vicino di casa per rubargli la pensione e farlo mendicare

La vittima è un uomo di 73 anni, che in passato aveva anche aiutato la coppia di vicini di casa. A scoprire tutto i carabinieri

Era finito in una vera e propria trappola, architettata da vicini di casa che considerava amici e che invece lo hanno schiavizzato per farsi consegnare la pensione e a chiedere l'elemosina.

A scoprire i soprusi i carabinieri della stazione di Acilia (Roma). La vittima è un 73enne, residente a Roma, vessato da una coppia di romani, 61 anni lei e 64 anni lui. Il 73enne in passato li aveva aiutati economicamente quando stavano attraversando un momento di difficoltà. Quell'aiuto poi si è tramutato in pretesta, al punto che il 73enne, soggiogato dalla coppia, era stato costretto a corrispondere loro l’intera pensione. I due lo minacciavano tirando in ballo, in caso di ritardo nei pagamenti, l’intervento di un fantomatico giudice pronto a fargli perdere la titolarità del suo appartamento.

La coppia ha costretto poi l’anziano ad andare a chiedere l’elemosina di fronte ad una farmacia di Acilia, le cui somme venivano giornalmente ritirate dai due.

Per il piano “Natale Sicuro” nell’ambito del quale i carabinieri stanno prestando un’attenzione particolare per la tutela delle vittime vulnerabili, in particolare gli anziani, i militari della Stazione di Acilia, avuto sentore di questa drammatica situazione di sottomissione, hanno avviato una serie di servizi di appostamento nei pressi della farmacia per verificare le segnalazioni ricevute, documentando le vessazioni imposte dai coniugi al pensionato.

La vittima, inoltre, era indotta a chiedere l’elemosina anche nei giorni in cui doveva sottoporsi a dialisi, nonostante le condizioni fisiche precarie e le conseguenze della mancata importante terapia cui doveva sottoporsi. Nel corso di una consegna di denaro da parte del 73enne alla donna, i Carabinieri sono entrati in azione, portando tutti i protagonisti della vicenda in caserma. Dopo un’iniziale reticenza nel raccontare la vicenda, per paura di ritorsioni da parte dei due aguzzini, il 73enne, rincuorato dai carabinieri, ha messo nero su bianco l’intera storia.

L’incubo dell’anziano si è concluso con l’arresto della donna con l’accusa di riduzione in schiavitù aggravata in concorso con il marito, quest’ultimo, a sua volta, denunciato a piede libero per gli stessi reati.

La 61enne è stata rinchiusa nel carcere di Rebibbia, sezione femminile, in attesa di processo e l’uomo è stato accompagnato a casa dai Carabinieri che lo hanno salvato e con i quali molto probabilmente trascorrerà le prossime festività.
 

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