L'Aquila, appalti "post terremoto": ancora arresti e sequestri

L'AQUILA - I carabinieri per la tutela dell'ambiente, in collaborazione con il raggruppamento operativo speciale e il comando provinciale, hanno eseguito una serie di misure cautelari e di sequestri a carico di imprenditori ed ex amministratori locali nell'ambito dell'ennesima inchiesta sugli appalti per la ricostruzione post sisma nel capoluogo abruzzese. 

TURBATIVA D'ASTA - Come anticipa l'Ansa, l'accusa più pesante contestata agli indagati è quella di "turbativa d'asta". Secondo le prime indiscrezioni tra gli imprenditori, ex politici e dipendenti pubblici arrestati c'è - di nuovo - l'ex consigliere comunale di centrodestra Pierluigi Tancredi, dimessosi dopo il sisma, già ai domiciliari nel gennaio dello scorso anno nell'ambito di una indagine della polizia ('Do ut des') sempre sulla ricostruzione che ha coinvolto il Comune dell'Aquila. Tancredi che è stato anche assessore ai tempi della giunta di centrodestra guidata da Biagio Tempesta, è funzionario della Asl provinciale dell' Aquila.

GLI ARRESTI - All'operazione stanno partecipando oltre ottanta carabinieri che stanno operando, oltre che all'Aquila, nelle province di Teramo e Chieti e anche nel litorale laziale: uno degli indagati è stato infatti bloccato all'isola di Ponza (Latina). 

I NOMI - Come riporta il sito locale News Town, gli altri arrestati, attualmente ai domiciliari, sono: Maurizio Pollesini, Andrea Pollesini, Mauro Pellegrini e Giancarlo Di Persio, gli ultimi due titolari dell'impresa Dipe Costruzioni. Ordine di obbligo di dimora invece per Nicola Santoro. Diciannove, inoltre, gli indagati, tra cui l'ex cerimoniere del Comune dell'Aquila Daniela Sibilla, l'ex dirigente comunale Mario Di Gregorio, il funzionario Carlo Cafaggi e l'ingegnere Roberto Arduini.