"Paga e zitto, fatti i c... tuoi": crisantemi per avvertire un commerciante
Succede in provincia di Palermo. Azioni violente e minacce di morte: i metodi della nuova cupola mafiosa tra Misilmeri e Belmonte Mezzagno erano piuttosto sbrigativi
PALERMO - I metodi della nuova cupola mafiosa tra Misilmeri e Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo, erano piuttosto sbrigativi, senza troppi fronzoli, violenti e spregiudicati. Sono emblematici alcuni episodi di estorsione raccolti dai carabinieri del comando provinciale di Palermo che all'alba di oggi hanno fermato sette persone e decapitato i vertici delle cosche mafiose locali.
E c'è un episodio davvero "plateale", risalente alla notte dell'otto marzo di un anno fa. Per convincere un macellaio di Marineo a pagare il pizzo senza sporgere denuncia alle forze dell'ordine, ignoti hanno depositato un mazzo di crisantemi ai piedi della saracinesca, con un biglietto con su scritto "Fatti i cazzi tuoi".
Ma sono numerose le conversazioni intercettate dai magistrati "riferibili anche alla pianificazione di azioni violente - dicono gli investigatori - come quella diretta a malmenare un commerciante a colpi di bastone attendendolo al rientro dal lavoro, o quella, programmata, di sequestrare un albergatore, minacciato anche di morte, 'colpevole' di non volersi mettere a posto con il pizzo". Le attività investigative, avviate nel novembre 2013, sono la prosecuzione dell'indagine "Sisma" e hanno documentato come dopo la reggenza di Franco Lo Gerfo "il mandamento sia passato nelle mani di Giuseppe Vasta", dicono gli inquirenti. Sono cinque gli episodi di estorsioni documentati a danno di imprenditori e commercianti della zona. Le indagini si sono anche avvalse in modo rilevante della collaborazione delle vittime delle estorsioni. (da PalermoToday)