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Giovedì, 25 Aprile 2024
CRONACA / Roma

Schiave del sesso: dal Togo a Roma per "vendere" donne

Trentaquattro persone sono finite in manette con le accuse di riduzione in schiavitù, tratta di essere umani e sfruttamento della prostituzione. Costringevano giovani africane a prostituirsi

ROMA - Reati di associazione di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti con l'aggravante della "transnazionalità". E ancora: riduzione in schiavitù, tratta di essere umani, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, riciclaggio e altri gravi delitti. 

Sono tante le accuse contro l'organizzazione nigeriana che - dicono gli inquirenti - con modalità tipicamente mafiose gestiva un traffico di giovani africane costrette a prostituirsi dopo essere state ridotte in schiavitù. In mattinata sono state arrestate trentaquattro persone nella Capitale e in altre città italiane. 

Secondo i carabinieri del Ros e quelli del Comando provinciale di Roma, la banda sarebbe stata in grado di portare avanti "diversificate attività illecite nei remunerativi settori del traffico e sfruttamento di esseri umani, del narcotraffico e del riciclaggio degli ingentissimi proventi".

Sono sempre gli investigatori a sottolineare come il blitz e gli arresti siano stati possibili grazie alla cooperazione internazionale instaurata con le autorità della Repubblica del Togo. Una cooperazione che ha permesso "di ricostruire l'intera filiera della tratta di giovani africane, introdotte in Italia per il loro sfruttamento sessuale". (da RomaToday)

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