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Sabato, 20 Aprile 2024
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Giornalisti aggrediti al Verano: arrestati due neofascisti

Giuliano Castellino di Forza Nuova e Vincenzo Antonio Nardulli di Avanguardia Nazionale sono stati arrestati dalla Digos di Roma per l'aggressione a un cronista e a un fotografo dell'Espresso in occasione della commemorazione della strage di Acca Larentia

Giuliano Castellino di Forza Nuova e Vincenzo Antonio Nardulli di Avanguardia Nazionale sono stati arrestati dalla Digos di Roma per l'aggressione a un cronista e a un fotografo dell'Espresso, avvenuta a gennaio al Verano in occasione della commemorazione della strage di Acca Larentia. Sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. A condurre l'indagine è stata la Digos, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Eugenio Albamonte. Le misure cautelari agli arresti domiciliari sono state emesse dal gip del Tribunale di Roma Mara Mattioli. L'aggressione è avvenuta nel pomeriggio del 7 gennaio scorso al Verano, in occasione della commemorazione della strage di Acca Larentia, organizzata al Mausoleo dei Martiri Fascisti dalla Comunità di Avanguardia Nazionale, a cui hanno partecipato circa 60 persone, militanti avanguardisti e militanti di Forza Nuova.

Giuliano Castellino e Vincenzo Antonio Nardulli ai domiciliari

Quel giorno i due giornalisti documentavano lo svolgimento della commemorazione attraverso riprese video - fotografiche, quando sono stati aggrediti da alcuni partecipanti alla commemorazione. Così - spiega la questura - "dopo averli accerchiati separatamente, mentre percuotevano violentemente uno, minacciavano di morte l`altro, per poi picchiarlo, con calci e pugni, sottraendogli anche il documento d`identità per conoscerne le generalità, tutto al solo fine di impossessarsi, con violenza fisica e minacce di morte, del materiale registrato nel corso della celebrazione ed impedire loro di esercitare il diritto di libertà di stampa".

Aggrediti due giornalisti de L'Espresso: “Presi a calci e schiaffi dai neofascisti”

Le indagini condotte dalla Digos di Roma hanno accertato che Castellino, nonostante fosse sottoposto al regime della sorveglianza speciale si trovava sul luogo, e c'era anche Nardulli, elemento di spicco della "Comunità di Avanguardia Nazionale", nata dalle ceneri di Avanguardia nazionale, movimento disciolto nel 1976 per ricostituzione del partito fascista. Durante pperquisizioni nelle abitazioni dei due leader di estrema destra è stato rinvenuto "materiale di interesse investigativo".

Le parole del gip: "Spiccata capacità delinquenziale"

"Particolare spregiudicatezza, indole violenta e spiccata capacità delinquenziale mostrata dagli indagati, del tutto incuranti delle conseguenze che ne potevano derivare e risultando essere soggetti dediti a tali attività illecite". Così il giudice delle indagini preliminari del tribunuale di Roma, Mara Mattioli descrive i due, aggiungendo che  "dalle indagini è risultato che i due arrestati hanno operato in maniera spregiudicata, minacciando di morte e aggredendo violentemente chi osa intromettersi nelle loro iniziative nonostante si trattasse di manifestazione pubblica che si svolgeva in luogo pubblico sono perché non gradivano che le persone offese documentassero l'evento".

"La persistenza nel proposito criminoso dimostrato dagli indagati, l'uso di particolare violenza e le minacce di morte profferite ai danni delle persone offese, il grave stato di soggezione e timore provocato in tal modo sulle vittime, appaiono sintomatici di personalità prepotenti, aggressive, incapace di contrallare gli impulsi e sopratutto privi di qualsivoglia remore così da ritenere sussistente un elemente, concreto e attuale pericolo di recidivanza di reati della stessa specie".

Arrestati Castellino e Nardulli: il commento di Roberto Fiore

"Il video dell'evento - commenta Roberto Fiore su facebook - è stato visto da decine di migliaia di persone, che hanno potuto constatare che vi fu soltanto un'animata discussione. Esiste anche un rapporto della Digos, presente durante il diverbio, in cui si dichiara che non ci fu aggressione. Inoltre, i due giornalisti de "L'Espresso", alla fine del confronto, riferirono di non voler denunciare, ma cambiarono idea non appena arrivati alla sede del giornale".

l'ennesimo attacco contro Castellino, attivista forzanovista, che paga con il carcere o - come in questo caso - i domiciliari, la propria militanza radicale e senza compromessi. Con la temporanea assenza di Castellino - continua il leader di Forza Nuova - non si bloccherà l'attività romana del movimento, che si stringe attorno al coordinatore romano, nonché dirigente nazionale".  "Forza Nuova - conclude - convoca, quindi, una mobilitazione per sabato 30 marzo alle ore 16 in Piazza Scotti (sotto casa di Giuliano Castellino) per chiedere l'immediata liberazione di Castellino e Nardulli".

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