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Giovedì, 18 Aprile 2024
CRONACA / Avellino

Avellino, dove i bimbi non possono giocare a pallone

Un'ordinanza del neoeletto sindaco Foti vieta le partite di calcio improvvisate in strada. E le pene sono severe: da cinquanta a duecento euro di multa più "la confisca del pallone"

AVELLINO -  L'esordio da primo cittadino è di quelli da "pugno di ferro". Paolo Foti, neoeletto sindaco del capoluogo irpino, ha deciso: niente più partite di calcio improvvisate per strada o nelle piazze. Stop, quindi, a "Supersantos" volanti in piazzetta Amedeo Guarino, Galleria Via Mancini e Corso Vittorio Emanuele, il salotto buono della città. E non si scherza: le multe per i trasgressori vanno da cinquanta a duecento euro più la "confisca del pallone /o attrezzatura usata per giocare".

Nello specifico, l'ordinanza, che ha per oggetto il "rispetto dei beni pubblici e privati", adotta "opportuni provvedimenti per la tutela della pubblica e privata incolumità, insidiata sia dall'utilizzo improprio delle citate località per partite di calcio, che arrecano danni a cose ed edifici pubblici, nonchè dalla registrazione di episodi di schiamazzi o, comunque, di disturbo della quiete soprattutto nelle ore serali e notturne".

Così, fra la delusione dei bambini e la "preoccupazione" dei più grandi, in città comincia a girare il mito del "sindaco sceriffo" o quello, mai vecchio, che lascia immaginare il garage di Foti stracolmo di "Supersantos" sequestrati. Il sindaco, però, si difende.

L'ordinanza è stata necessaria per "gli esposti che diversi condomini hanno indirizzato all'amministrazione comunale prima ancora che il sottoscritto arrivasse a ricoprire il ruolo di sindaco". Iil commissario Guercio, che come ultimo atto ha vietato la vendita di alcol dopo le 24, però, "non ha fatto in tempo a firmare i provvedimenti". E, così, l'arduo compito è toccato a lui: il "sindaco sceriffo" con il garage pieno di "Supersantos". 

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