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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Olbia-Tempio

Pasta al sugo con funghi tossici: famiglia in ospedale

Madre, figlia e fidanzato sono finiti al pronto soccorso di Tempio Pausania a causa di un Omphalotus Olearius, scambiato per un “Gallinaccio”. Per evitare simili situazioni la Asl di Olbia consiglia di rivolgersi sempre al micologo

I funghi velenosi colpiscono ancora. Un'intera famiglia di Badesi è finita in ospedale dopo aver mangiato un piatto di pasta al sugo.

Madre, figlia e fidanzato sono andati al pronto soccorso di Tempio Pausania a causa di un Omphalotus Olearius, scambiato per un “Gallinaccio”. Dopo le cure, non si è reso necessario il ricovero: ora stanno bene. La Asl di Olbia invita gli amanti dei funghi a contattare sempre il micologo dell’azienda sanitaria prima di consumarli, in particolare quando non si è certi del prodotto raccolto. 

L’intossicazione nel caso di ieri era conseguente all'ingestione di un fungo velenoso, l'Omphalotus Olearius, raccolto nelle campagne tra Sant’Antonio di Gallura e Calangianus, e consumato all'ora di pranzo. I problemi sono iniziati nel pomeriggio con sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti. I tre, intorno alle 16, si sono presentati al Pronto Soccorso: per tutti è stato seguito il protocollo da intossicazione alimentare. I sanitari, con la consulenza dei micologi, hanno trattato i pazienti che sono rimasti in osservazione in ospedale per alcune ore. 

Per evitare simili situazioni la Asl di Olbia consiglia di rivolgersi sempre al micologo: l’azienda sanitaria ha messo a disposizione della popolazione un esperto in grado di classificare e fare una cernita esatta dei funghi.  L’Ispettorato Micologico garantisce attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati all'autoconsumo dei cittadini. 

"Gli ispettori del servizio micologico sono a disposizione della popolazione, per questo vi invitiamo a non consumare funghi se non siete certi della loro commestibilità: nel caso sottoponeteli alla nostra attenzione", spiegano Alberto Lentinu e Tony Verre, i micologi della Asl di Olbia che ieri sera hanno prestato la loro consulenza ai medici del Pronto Soccorso. "Non affidatevi al “fai da te”, perché è pericoloso: in questo caso chi ha raccolto i funghi, non essendo esperto, ha chiesto consiglio a un amico, che ne ha confermato, sbagliando, la commestibilità". 

"L'Omphalotus olearius, dal tipico colore arancione, viene spesso confuso per il Cantharellus cibarius, anche detto “Gallinaccio”: la tradizione popolare ritiene che tutti i funghi che nascono sopra i tronchi degli alberi siano commestibili, invece, come in questo caso, si è tratti in inganno e si mette a rischio la propria vita, soprattutto se si consumano grossi quantitativi di questo fungo" aggiungono i due micologo. "In questo caso siamo stati fortunati, ma invitiamo la popolazione a non mettere a rischio la propria vita: noi siamo a loro disposizione per un'accurata cernita che eviterebbe spiacevoli conseguenze" concludono. 

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