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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Nonna e zia costringevano la nipote 13enne a prostituirsi: arrestate

La bambina era stata ridotta in schiavitù: ora è stata affidata a una struttura protetta

ROMA - La umiliavano, tenendola segretata e costringendola a prostituirsi con anziani signori in un parcheggio di un supermercato nella zona del Trullo, nella capitale. Era stata affidata dai genitori alla zia e alla nonna paterna, ma queste, invece di accudirla, l'avevano ridotta in schiavitù, costretta anche a chiedere l'elemosina.

La vicenda risale al 2014, quando, venuti a conoscenza delle ipotesi di reato, gli agenti della Polizia di Stato hanno avviato un'indagine, trovando subito riscontro a quanto era stato segnalato. Giunti nel parcheggio segnalato, i poliziotti hanno trovato la minore all'interno di un'auto in compagnia di un uomo di 67anni, poi arrestato per il reato di tentata induzione alla prostituzione. In quell'occasione, oltre all'anziano, gli investigatori hanno identificato una donna di 26 anni, M.L., risultata essere la zia della minore.

IL RACCONTO DELLA BAMBINA - Da un'audizione urgente protetta della vittima, alla presenza di una psicologa delegata dal giudice, sono emersi particolari agghiaccianti. Denutrita e analfabeta, la ragazza era stata allevata col solo scopo di accrescere il reddito della famiglia. Alle operatrici poi incaricate di seguirla, la giovane ha confidato che sia lei che le sue sorelline erano costrette a chiedere l'elemosina; se non eseguiva gli ordini ricevuti veniva punita e presa a cinghiate, lasciata nuda e bagnata con l'acqua gelata fuori dal container nel quale viveva. Per evitare tutto questo, e contro la sua volontà, spesso aveva accettato di ricevere le attenzioni di alcuni uomini, mandati dalla zia, che in compenso le offrivano dai 50 ai 70 euro.

Nel parcheggio degli orrori: il blitz | VIDEO

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GLI ARRESTI - Affidata a una casa famiglia, alla ragazzina è stata vietata la visita dei familiari, mentre le indagini sono proseguite. Ulteriori verifiche e testimonianze hanno portato infatti all'individuazione di altri tre adulti che in passato avrebbero approfittato della 13enne e che, al termine delle indagini, sono stati denunciati. Nel settembre 2015, la procura di Roma ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti delle zie della piccola, la nonna e un'altra zia, accusate di associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione minorile, falsità ideologica e sostituzione di persona, mentre i genitori sono stati denunciati per abbandono di minore. Eseguite le prime due, per la nonna e una zia, nel frattempo fuggite all'estero, è stata necessaria l'emanazione di altrettanti mandati di cattura europei. Rifugiate in Romania, all'interno di uno sperduto villaggio, la polizia del luogo, grazie alle indicazioni della polizia italiana, in poche ore è riuscita a individuarle e ad arrestarle.

Avviate le procedure di estradizione per entrambe, la nonna è già arrivata in Itala. Tempi più lunghi invece per la 26enne che comunque dovrebbe essere estradata nei prossimi mesi.

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