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Giovedì, 18 Aprile 2024
Città Verona

Neonati morti o con gravi conseguenze: 7 indagati per il batterio killer

Decine i bimbi infettati all'Ospedale della Mamma e del bambino di Verona tra il 2018 e il 2020. Le indagini della Procura

La Procura della Repubblica di Verona ha iscritto sette persone nel registro degli indagati nell'inchiesta sull'infezione da Citrobacter all'Ospedale della Mamma e del bambino di Borgo Trento, a Verona, dove 89 neonati sarebbero stati infettati dal cosiddetto batterio killer e 4 sarebbero deceduti, mentre una decina avrebbero riportato danni gravissimi dall'infezione. I reati contestati sono quelli di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime.

Il Citrobacter è un batterio gram-negativo che appartiene alla famiglia delle Enterobacteriaceae (la stessa dei generi Escherichia, Salmonella e Shigella). Isolate per la prima volta nel 1932, le specie di Citrobacter possono infettare uomini e animali e riscontrarsi nelle acque, nei suoli e nei cibi contaminati. Le categorie di persone più colpite sono i neonati, con una maggiore incidenza tra i prematuri.

La Procura sta indagando su ogni singolo caso di contagio per verificare la presenza o meno di responsabilità da parte degli indagati. E per capire se quella tragedia si sarebbe potuta evitare. 

"L'indagine vuole verificare se la condotta dei sette indagati sia stata corretta o abbia potuto causare le morti ed i danni subiti dai neonati" ha spiegato la procuratrice di Verona, Angela Bargaglio. L'inchiesta, ha aggiunto, "parte dalla relazione presentata dalla Commissione regionale d'inchiesta, nel 2020, che però ha fatto un quadro generale della vicenda. A breve la Procura nominerà i suoi consulenti per analizzare nello specifico tutti gli aspetti, medico-legali tecnici e organizzativi, nel contempo, l'iscrizione nel registro degli indagati permetterà agli indagati di nominare i loro consulenti di parte".

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