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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Bolzano

Benno Neumair, spunta il possibile movente: "I genitori rivolevano i soldi delle tasse universitarie"

Occhi puntati sugli spostamenti il 4 e 5 gennaio, ma si scava a fondo. Secondo alcune indiscrezioni Peter e Laura avevano chiesto al figlio la restituzione della retta. I corpi però non si trovano. Lui, sempre l'unico indagato, si dice innocente

Non si trovano i corpi di Peter Neumair, 63 anni, e Laura Perselli, 68 anni, entrambi insegnanti in pensione. L'unico indagato è il figlio Benno, 30 anni,  accusato di omicidio volontario dei genitori e occultamento di cadavere.

Benno Neumair e il possibile movente: "Motivi economici"

Occhi puntati sugli spostamenti di Benno il 4 e 5 gennaio 2021, quel viaggio di 30 minuti considerato forse troppo lungo dagli inquirenti (c'è stato spazio teoricamente per una deviazione). C'erano screzi in famiglia? Sì, secondo quanto riportato nei giorni scorsi dai quotidiani, che riportavano testimonianze dei vicini di casa. Litigi dovuti a cosa? Il possibile movente è sempre stato un giallo in questi giorni. Ora c'è una possibile svolta, riportata nei dettagli dal Corriere: "Peter e Laura avevano chiesto al figlio la restituzione dei soldi per la retta universitaria".

Motivi economici quindi. Secondo una delle ipotesi riportate in queste ore, i coniugi Neumair avrebbero chiesto al figlio - che da alcuni mesi viveva nuovamente con loro - di contribuire al menage familiare restituendo il denaro delle tasse universitarie, visto che non aveva poi conseguito la laurea. Peter e Laura potrebbero essere stati uccisi in un appartamento annesso alla casa. I due erano benestanti. Non ricchi, due insegnanti in pensione: due appartamenti dati in affitto e con i proventi pagavano l’affitto della casa di via Castel Roncolo. "La scelta di chiedere un contributo a Benno era nata per responsabilizzare il ragazzo ritornato all’ovile. A quanto pare il giovane però si era rifiutato categoricamente di pagare e non voleva nemmeno uscire dalla casa dei genitori".

Dopo l'omicidio sarebbero stati caricati sull'auto di famiglia e poi gettati nel Reno dal fiume Vadena, dove sono state individuate tracce di sangue. Lì Benno vi sarebbe giunto alla guida della Volvo di famiglia, a metà del tragitto Bolzano-Ora. Ipotesi, per ora.

Peter Neumair e Laura Perselli: i corpi non si trovano

Il giovane Benno Neumair resta l’unico indagato, l’ultimo ad avere visto i genitori. Peter viene visto per l'ultima volta in centro, a Bolzano, intorno alle 16. Laura invece, rincasa alle 18 e 30 dopo aver accudito la madre, insieme alla sorella, per tutto il pomeriggio. Poi il buio.

Nella sera del 4 gennaio il giovane racconta di aver fatto un giro in bici, poi a piedi, poi in auto. Tornerà a casa alle 5.30 del 5 gennaio, per poi uscire nuovamente secondo la sua ricostruzione. La famiglia Neumair è precipitata nell'incubo. Ieri il Ris ha setacciato casa Neumair. Paolo Berizzi su Repubblica riporta un dettaglio importante "Il 7 gennaio l’indagato porta la Volvo a un autolavaggio. I carabinieri lo stanno pedinando e riescono a bloccare l’au- to prima che vada sotto i rulli. Nell’abitacolo spunta una traccia di sangue e una bottiglietta di acqua ossi- genata usata per pulire chiazze ematiche".

“L’ipotesi che li abbia uccisi lui è fantasiosa”, ha fatto sapere nei giorni scorsi uno dei suoi avvocati, Flavio Moccia. “Tutto quello che Benno ha dichiarato sui suoi spostamenti è stato confermato dai video nella città di Bolzano. Averlo indagato è un atto anche a sua tutela, visto l’intervento dei Ris che stanno esaminando la Volvo dei genitori, la casa e la cantina della villa”. 

La voce di Benno mercoledì sera è stata trasmessa durante "Chi l'ha visto?": "In questo momento sono la persona sbagliata a cui chiedere interviste, sono esaurito. Ho cani poliziotto e Ris in casa a tutte le ore per controlli e prove di Dna".

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