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Giovedì, 18 Aprile 2024
Città Torino

Sembrava pigro, in realtà aveva una grave malattia cardiaca: bimbo di 8 anni salvato dai medici italiani

La malattia del piccolo Rich scoperta quasi per caso. Dal Kenya all’Italia per un intervento al cuore aperto durato sei ore

Era sempre stanco, in classe si addormentava spesso durante le lezioni e nel tragitto per raggiungere la scuola la sorella doveva portarlo a spalla. Ma Rich, bimbo kenyano di 8 anni, non era pigro, come in tanti pensavano: aveva una grave malattia al cuore, scoperta per caso. A capirlo è stata Renata, una volontaria di Stichting Mtnagani, un’associazione che opera a Mtangani, uno dei quartieri periferici di Malindi, dove il bimbo vive con la sua famiglia. Rich aveva la Tetralogia di Fallot, una cardiopatia congenita complessa. 

Appresa la circostanza, la Fondazione Forma dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino si è attivata per organizzare le prime cure del caso e trasferire Rich in Italia per poterlo operare. 

Il piccolo è stato inserito nel programma di assistenza sanitaria della Regione Piemonte a favore dei bambini extracomunitari o provenienti da paesi in via di sviluppo. Rich e la mamma hanno trovato accoglienza in un appartamento messo a disposizione dalla "Associazione Amici Bambini Cardiopatici” e hanno avuto supporto fisico, psicologico e servizio di traduzione, dato che non parlano l'italiano: le traduzioni sono state affidate sempre alla volontaria Renata.  

Una nuova vita per il piccolo Rich dopo l'intervento a cuore aperto

Dopo gli accertamenti cardiologici, coordinati dalla dottoressa Gabriella Agnoletti, direttrice della Cardiologia pediatrica del Regina Margherita, il bambino è stato operato dall'equipe del dottor Carlo Pace Napoleone, direttore della Cardiochirurgia pediatrica del Regina Margherita.

Nonostante la fase di emergenza causata dal Coronavirus - con le comunicazioni solo via telefonica - il piccolo è finito in sala operatoria, per un intervento a cuore aperto che è durato sei ore. Dopo quattro giorni di degenza nella terapia intensiva cardiochirurgica, Rich ha potuto riabbracciare la madre e proseguire la degenza in reparto. 

Per i medici l’intervento è perfettamente riuscito e il bimbo è guarito, quindi lui e la mamma possono tornare in Kenya. La difficoltà ora sta nel trovare un volo che possa riportarli a casa, operazione tutt’altro che semplice a causa dell’emergenza sanitaria. “Speriamo che la solidarietà e la rete degli Enti, delle strutture ospedaliere, delle Fondazioni e soprattutto delle persone, che hanno collaborato per poter dare nuova vita a Rich ed alla sua famiglia, sappia trovare una soluzione a questo ultimo problema logistico”, affermano da Fondazione Forma

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