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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Varese

I nuovi bivacchi per spacciare nei boschi

Perlustrazioni a tappeto nel Varesotto, arrestato un 24enne che viveva in clandestinità

La droga si vende anche nei boschi. Un giovane di 24 anni, di origini marocchine, è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Varese perché raggiunto da un'ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Gip. Il 24enne viveva come un vero e proprio latitante nei boschi a ridosso di Biviglionea, al confine con la Svizzera. Avrebbe provato a sottrarsi alla cattura con una fuga nella boscaglia, ma è stato preso e accompagnato prima in caserma e poi in carcere a Varese.

Le perlustrazioni delle aree boschive a sud di Biviglione e di quelle a ridosso del fiume Tresa sono state effettuate dalle squadre cacciatori di 'Calabria' e 'Sardegna'. In aggiunta alle aree boschive di Valcuvia, Valganna e Valmarchirolo, già focus di analoghi servizi dall'inizio del mese, il comando di Luino ha inserito come nuovo obiettivo anche i boschi vicini al fiume Tresa e di confine con il territorio svizzero, nei quali di recente sono emerse evidenze del fenomeno di spaccio a bordo strada e della nascita di nuovi bivacchi.

Il sottosegretario al ministero dell'Interno, Nicola Molteni, ha commentato l'operazione antidroga esprimendo "soddisfazione per gli ennesimi controlli straordinari dei giorni scorsi nell’ambito del contrasto al fenomeno dello spaccio nei boschi, coordinati dal comando provinciale dei carabinieri di Varese e la compagnia di Luino". "Un ottimo lavoro di perlustrazione dei fitti boschi a sud di Biviglione, nel comune di Luino, e di quelli a ridosso del fiume Tresa, svolto dalle squadre cacciatori di 'Calabria' e 'Sardegna', nel contesto della quale è stato arrestato un cittadino marocchino di 24 anni" scrive ancora il sottosegretario. "Una brillante operazione - prosegue l'esponente di governo - alla quale si sono aggiunti controlli nelle aree boschive già attenzionate dal comando Carabinieri di Luino che ha ampliato il raggio d'azione con il controllo anche nei boschi vicini al fiume Tresa e di confine con il territorio svizzero. Le operazioni andranno avanti - spiega il sottosegretario Molteni - nessuna zona franca per i venditori di morte".

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