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Giovedì, 18 Aprile 2024
Rimini

Rimini, blitz della Municipale per portare via la figlia a una coppia di genitori

Nonostante l'apparente normalità la famiglia viveva nel degrado più totale con i rifiuti che impedivano l'apertura delle finestre e della porta d'ingresso

RIMINI - Alba agitata a San Giuliano dove la polizia Municipale di Rimini ha eseguito un ordine di allontanamento dalla famiglia di una ragazzina di 12 anni. Gli accertamenti hanno permesso di scoprire una situazione particolarmente allarmante dove la famiglia, nonostante l'apparente normalità, viveva nel degrado più totale. Alle 6 di martedì, con il supporto dei vigili del fuoco che hanno aperto la porta dell'appartamento, gli agenti della Municipale hanno effettuato una perquisizione autorizzata dal magistrato per completare le indagini sull’ipotesi di reato di maltrattamento di familiari. 

L'abitazione, di appena 60 metri quadri, era completamente piena di rifiuti accatastati in ogni angolo che, addirittura, impedivano l'apertura delle finestre e della porta d'ingresso. I sacchi, in una stanza, arrivavano fino al soffitto. 

L'appartamento dell'orrore

La bambina viveva in quelle condizioni con il padre 45enne e la madre 39enne. Una situazione di degrado tale aggravata dalla presenza di animali, 6 gatti e un uccellino, che ha spinto la Procura ad emettere anche un’ordinanza di sgombero per motivi sanitari. La vicenda è partita da una segnalazione dei carabinieri ai Servizi Sociali e alla Municipale riminese, a cui la Procura ha poi affidato le indagini. 

Dalle indagini effettuate nelle ultime settimane anche con pedinamenti su mandato della Procura dalla polizia Municipale, è emerso come la famiglia, dietro un apparente 'normalità' (il padre aveva un lavoro fisso e remunerato, la figlia frequentava la scuola) si nascondessero comportamenti schizofrenici, come quello che ha permesso alla vicenda di emergere grazie all’attività di controllo dei carabinieri nel parcheggi degli ipermercato.

Era in questi luoghi infatti che la famiglia, come è emerso dalle successive indagini, trascorreva gran parte del suo tempo, vivendo e mangiando in macchina. La famiglia, dopo il suo girovagare nei parcheggi, ritornava poi nell'appartamento dove dormiva su giacigli di fortuna.

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