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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Novara

Bocconi avvelenati nel parchetto dei cani: il sindaco di Novara fa transennare l'area

Sono stati i cittadini a lanciare l'allarme sui social network dopo che  il cane di una novarese è morto nella serata di martedì dopo essere stato al parchetto di via Alcarotti ed aver ingerito un pezzo di carne trovato in terra

Allarme bocconi avvelenati nell'area verde di via Alcarotti a Novara. Lo hanno segnalato, anche sui social network, alcuni cittadini dopo che il cane di una novarese è morto nella serata di martedì dopo essere stato al parchetto e, a quando sembra, aver ingerito un pezzo di carne trovato in terra. 

Il sindaco Alessandro Canelli ha quindi fatto transennare l'area: "I vigili, insieme all'Asl - ha fatto sapere il primo cittadino - hanno delimitato l'area e hanno segnalato il pericolo. Mi raccomando prestate comunque la massima attenzione, purtroppo un cane è morto a causa del gesto ignobile di qualcuno". L'area verde resta inaccessibile; nella giornata di oggi l'erba verrà tagliataLa cronaca di Novara Today

area verde via alcarotti transennata-2-2

COSA FARE IN CASO DI AVVELENAMENTO

L’immediata individuazione di un avvelenamento è spesso il fattore decisivo che può salvare la vita del cane che ne è vittima. Per la realizzazione di esche e bocconi avvelenati si usano varie sostanze, che danno sintomi diversi oltre a colpire l’organismo dell’animale con tempi e danni differenti. I sintomi principali di un sospetto avvelenamento sono quindi svariati.

I veleni per cani più comuni sono la stricnina, il metaldeide, i diserbanti e i veleni contro i topi, che agiscono velocemente e, se non diagnosticati velocemente, sono letali.

Con questi veleni, infatti, dai 30 minuti alle 2 ore dopo l’ingestione il cane può presentare i seguenti sintomi:

  • gli arti si irrigidiscono
  • diventa incapace di mantenersi sulle zampe
  • inizia a salivare eccessivamente o a respirare con difficoltà
  • cade in preda a crisi convulsive, con vomito e diarrea.

Possono anche essere usati veleni emorragipari, che agiscono in modo più lento manifestandosi dopo qualche giorno dall’ingestione con emorragie interne che provocano al cane pallore delle mucose, respirazione difficoltosa e un fortissimo stato di stanchezza.

Talvolta si possono manifestare emorragie nasali, ma generalmente non c’è mai vomito. Quando si tratta invece di veleni che agiscono danneggiando il sistema gastro-intestinale, compaiono vomito e diarrea anche emorragica, con forti dolori addominali.

In caso di sospetto avvelenamento del proprio animale, bisogna mettersi in contatto telefonico con il centro veterinario più vicino oppure, se presente in zona, con la Guardia Medica Veterinaria. È bene che il medico si renda immediatamente disponibile, arrivando a domicilio oppure attrezzandosi per l’arrivo del cane, avendo anche idea del tipo di emergenza da fronteggiare.

Nell’attesa del veterinario e dopo averlo consultato a riguardo, si può cercare eventualmente di far vomitare il cane: utile a questo scopo, in assenza di farmaci appositi, la somministrazione di acqua abbondantemente salata. In ogni caso non somministrare mai latte. Bisogna inoltre cercare di mantenere l’animale tranquillo ed evitare qualsiasi inutile stimolo sonoro o visivo che possa contribuire a scatenare una crisi convulsiva.

Una volta effettuato tutto quanto necessario e possibile per salvare l’animale colpito, nel caso in cui si sospetti un avvelenamento doloso, è meglio notificare una denuncia alla più vicina stazione di polizia giudiziaria della zona poi, con il veterinario, individuare il tipo di veleno che ha intossicato l'animale. Il veterinario, dal canto suo, per legge dovrà inoltrare denuncia di avvelenamento al sindaco del Comune e dovrà interessarsi per far individuare il tipo di veleno che ha intossicato l’animale.

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