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Giovedì, 25 Aprile 2024
Jesi / Ancona

Bomba Molotov davanti alla sede della Cgil

L'ordigno è stato sequestrato dagli agenti della polizia

Una bomba Molotov questa mattina è stata ritrovata davanti una sede della Cgil. La bottiglia incendiaria era appoggiata a terra in un angolo, all’esterno del cancello della sede di Jesi, cittadina in provincia di Ancona. A lanciare l'allarme sarebbe stato un residente che, passeggiando, si è accorto dell'ordigno fumante mentre anneriva il muro. Lui si è prodigato subito per spegnere la fiammata. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos e la polizia scientifica. L'ordigno è stato sequestrato dagli agenti e non si segnalano danni a persone o cose.

Come riporta anche AnconaToday, sono state immediate le reazioni da parte del sindacato: “Siamo preoccupati per il grave gesto intimidatorio – dichiarano Daniela Barbaresi, segretaria generale Cgil Marche e Marco Bastianelli, segretario generale Cgil Ancona - la Cgil ha già sporto denuncia contro ignoti. Intanto si ribadisce che il sindacato non si farà intimidire e, anzi, invitiamo lavoratori, pensionati e cittadini a partecipare alla manifestazione di sabato a Roma”.

Solidarietà alla Cgil anconetana anche dall'Anpi provinciale di Ancona: "Esprimiamo piena solidarietà alla Cgil di Jesi e a tutta la Cgil già colpita dal l’assalto squadrista e fascista. Ribadiamo la necessità che vengano immediatamente sciolte, tutte le organizzazioni che si rifanno al fascismo che è, se ancora non fosse chiaro, un crimine. La prima grande risposta unitaria sarà data dalla partecipazione popolare alla manifestazione di sabato a Roma e da tutte le iniziative unitarie che saranno promosse dalla rete democratica e antifascista Uniamoci per salvare l’Italia". 

Interviene sul fatto anche il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi: “Purtroppo è un altro grave segnale del pessimo clima che si sta instaurando nel Paese e che, evidentemente, inizia a ramificarsi in provincia, fomentato anche dalle tante, troppe ambiguità di una destra, istituzionale e non, che fa fatica a condannare questi episodi. Torniamo dunque a esprimere solidarietà e totale vicinanza alla Cgil e, in particolare, alla Cgil di Jesi. Ogni attacco, ogni intimidazione, ogni gesto ostile nei confronti del sindacato è una minaccia rivolta a tutti i lavoratori. Non è questo il momento dei distinguo, dei “sì, ma” o delle recriminazioni. Abbiamo il dovere di restare uniti, perché il sindacato è un bene comune per l’intera società e un architrave della nostra democrazia. Chi tace o minimizza non può essere in buona fede e, a prescindere dalla collocazione politica, fa oggettivamente il gioco di chi scommette sul caos per sopraffare con la minaccia e la violenza le idee altrui”.

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