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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Partorisce e va al bar col feto morto in borsa, poi lo getta nel cassonetto

La giovane si è recata dopo il parto, e con un'emorragia in corso, al San Camillo di Roma dove ha confessato di aver gettato il figlio in un cassonetto avvolto in un lenzuolo

ROMA - Aveva fatto tutto di nascosto. La gravidanza prima, il parto poi. Nessuno doveva sapere che lei, una 25enne romana, del quartiere Trullo, era incinta e aveva partorito.

LA RICOSTRUZIONE - Così, quando il piccolo è nato lo ha avvolto in un lenzuolo e lo ha nascosto in un armadio di casa sua. Poi lo ha messo nella sua borsa e lo ha portato in giro per Roma. Lo ha portato con sé anche ad un bar. La 25enne, infatti, dopo il parto è uscita di casa per un aperitivo con una sua amica a cui avrebbe detto di avere abortito pochi giorni prima.

Tutto falso, però. Aveva partorito solo poche ore prima. Il bimbo è rimasto venti ore senza assistenza, avvolto in un lenzuolino dentro un sacchetto di plastica. Poi la giovane si è sentita male, per un'emoraggia.

E' stata costretta ad andare al Pronto Soccorso dell'ospedale San Camillo e lì ha compiuto l'ultima follia. Ha preso il piccolo e lo ha gettato fra i riufiuti, in un cassonetto dell'immondizia.

I medici che le hanno prestato le prime cure hanno immediatamente capito che la donna aveva da poco partorito e sono riusciti a farsi dire dove fosse il bimbo. Quando sono arrivati, però, era troppo tardi: il piccolo era già morto. La 25enne resta ricoverata in ospedale in stato di arresto per infanticidio. (da RomaToday)

Partorisce e butta il figlio nel cassonetto, poi con un'emorrogia si reca al San Camillo

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