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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Asti

Turni di oltre 10 ore al giorno e violenze: così vivevano gli "schiavi" dei campi

Due persone, marito e moglie, sono state arrestate. Avrebbero sfruttato la manodopera di braccianti stranieri, costretti anche a vivere in alloggi fatiscenti

Al lavoro in vigna sette giorni su sette, con turni di oltre 10 ore al giorno senza riposo e tra minacce continue. L'incubo vissuto da alcuni lavoratori stagionali è stato scoperto dai finanzieri del Gruppo di Bra e dai carabinieri di Alba e Canelli, che hanno arrestato marito e moglie di 42 e 37 anni di origini macedoni, titolari di una cooperativa operante nella fornitura di forza lavoro in agricoltura per conto terzi.

Le indagini sono scattate dopo le denunce presentate da alcuni lavoratori agricoli. Per l'accusa, gli indagati reclutavano manodopera straniera, principalmente di origine africana e balcanica, per lavori stagionali in vigna nelle zone a confine tra le Langhe e l’Astigiano. ma con "condizioni di pesante sfruttamento". I braccianti vivevano in alloggi fatiscenti ai limiti dell’insalubre, nell'inosservanza delle norme di sicurezza. Erano costretti "a condizioni lavorative e di vita degradanti". È emerso inoltre che gli addetti "lavoravano ogni giorno della settimana e senza riposo, erano costretti anche a turni massacranti di oltre dieci ore di lavoro continuative, che non potevano allontanarsi autonomamente dal luogo di lavoro e che subivano aggressioni fisiche o minacce quando qualcuno di loro provava a ribellarsi a tale situazione".

Per l’uomo si sono aperte quindi le porte del carcere, mentre per la moglie sono stati disposti gli arresti domiciliari. Entrambi dovranno difendersi dalle accuse di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, atti persecutori, maltrattamenti e percosse.

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