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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Chieti

Capriolo morto nel mercato coperto: denunciata per bracconaggio una persona

L'indagine della polizia locale, anche grazie alle testimonianze dei residenti della zona, si è conclusa in 48 ore, ma non è detto che non ci siano ulteriori sviluppi: altre persone potrebbero essere coinvolte

Una persona è stata denunciata per il caso del capriolo trovato senza vita all'interno del mercato coperto di via Ortona, a Chieti Scalo. Si è così conclusa - ma non è escluso che possano esserci ulteriori sviluppi - nel giro di 48 ore l'indagine lampo della polizia locale teatina, coordinata dal vice comandante Fabio Primiterra, dopo che la foto della carcassa dell'animale era stata diffusa sui social network, scatenando l'indignazione generale. 

"Le indagini - spiega Primiterra - si sono protratte senza sosta, per oltre 48 ore, a partire dalla segnalazione apparsa sul gruppo “Chieti su Facebook” - che riportava l’immagine impietosa del povero animale, giacente a terra in una pozza di sangue e si sono concluse solo quando abbiano accertato gravi elementi di colpevolezza a carico dell’indagato e trasmesso gli atti all’autorità giudiziaria".

Il personale della polizia locale ha partecipato attivamente alle indagini: sono stati ascoltati numerosi testimoni, si è tentato in tutti i modi di acquisire immagini dalle telecamere di sorveglianza, sono state effettuati sequestri penali, accertamenti urgenti su veicoli e cose.

"Abbiamo bussato persino alle porte dei residenti di via Vasto – racconta il maggiore Primiterra – per acquisire quante più testimonianze possibili; i cittadini hanno manifestato la propria indignazione per questo grave atto criminale e chi poteva collaborare lo ha fatto senza esitazione".

Alla fine, l’impegno del personale della polizia locale è stato premiato ed è stato individuato il presunto autore dell'uccisione: è stato denunciato per uccisione di animale e bracconaggio. Non è escluso che l’indagato abbia agito in concorso con altre persone e quindi le investigazioni potranno proseguire per individuare altri responsabili, secondo le ulteriori attività di indagine che il pubblico ministero Lucia Anna Campo vorrà delegare.

L'ipotesi è che l'animale sia stato cacciato e poi portato nella struttura comunale di via Ortona per poterlo macellare in un luogo idoneo, anche vista la disposizione di ampi spazi e acqua per la pulizia.

In questo periodo dell'anno, in Abruzzo la caccia è vietata, a eccezione di quella selettiva del cinghiale, secondo rigorose norme di legge. Ma oltretutto il capriolo, al pari di altri ungulati come cervi, camosci, daini, non può in alcun modo essere cacciato. 

Anche per questo, il macabro ritrovamento ha destato raccapriccio e indignazione, a maggior ragione perché all'interno dei locali del mercato comunale. 

"Anche il sindaco Diego Ferrara ha espresso il proprio sdegno per questo atto così brutale e meschino e per il totale sfregio del bene pubblico perpetrato ai danni di tutti i cittadini. Per queste ragioni – racconta Primiterra – ci siamo sentiti investiti, durante le indagini, di una responsabilità ancora maggiore ed abbiamo profuso ogni sforzo investigativo, seguendo le direttive che il pm ci ha impartito. L’amministrazione comunale e soprattutto il sindaco Ferrara e l’assessore Pantalone ci hanno esortato in questi giorni a fare chiarezza sulla vicenda – conclude il maggiore Primiterra – e riteniamo di aver assolto appieno ai nostri doveri".

Sul caso è intervenuto il consigliere di Chieti Viva Giampiero Riccardo, che si era interessato alla vicenda chiedendo chairimenti alla municipale. 

"Innanzitutto - dice - grazie alla polizia municipale e al senso civico di tanti cittadini.  Se non avessimo chiesto l'intervento dell'autorità giudiziaria con forza e chiarezza sin da subito sui fatti accaduti, forse tutto sarebbe stato derubricato a mera fake news a mezzo social. Non vogliamo meriti, ma più attenzione. Per noi il mondo animale è una priorità a 360 gradi".

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