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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Catania

Violenza sessuale su una paziente durante una visita: cardiologo arrestato dai carabinieri

Il fatto nel catanese. Il professionista si trova agli arresti domiciliari. Le indagini dei carabinieri sono partite dopo la denuncia della donna

Un cardiologo di 59 anni è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale nei confronti una donna di 40 anni, moglie di un suo paziente, che si era recata con lui nel suo studio per una vista. La vicenda nel catanese. I fatti risalgono allo scorso 16 febbraio, secondo quanto riferiscono gli inquirenti, quando il marito della vittima, sofferente di una malattia degenerativa, si era rivolto al cardiologo per una visita specialistica insieme alla moglie. Al termine della visita, il marito della donna ha chiesto al medico di assistere al controllo della moglie ma quest'ultimo, inaspettatamente, gli avrebbe consigliato di attendere in sala d'aspetto.

A quel punto, rimasti soli, il cardiologo avrebbe chiesto alla donna di slacciare il reggiseno e avrebbe iniziato a palpeggiarle seni e glutei durante le operazioni per l'applicazione di alcuni elettrodi, poi l'avrebbe accarezzata sugli slip e le avrebbe chiesto di denudarsi completamente anche nella parte inferiore del corpo. Il cardiologo, poiché la donna gli aveva riferito di alcuni dolori, le avrebbe quindi massaggiato prima il basso ventre, toccandola nelle parti intime senza l'utilizzo dei guanti protettivi, con movimenti che sarebbero continuati sino a che la donna non ha emesso un lamento per il dolore provocatole. A quel punto il cardiologo, consigliandole di bere molta acqua, avrebbe interrotto l’operazione lavandosi subito le mani e raccomandando al marito, rientrato nello studio, di sottoporre la moglie ad ulteriori accertamenti, chiedendogli poi un recapito telefonico per concordare l’appuntamento.

Una volta in auto, l’uomo ha notato il turbamento della moglie che, imbarazzata, ha raccontato quanto era accaduto. La coppia ha contattato il medico di famiglia, il quale avrebbe confermatato "l’impropria condotta del cardiologo" e a quel punto i due si sono rivolto immediatamente ai carabinieri di Acireale per formalizzare la denuncia. 

Le indagini dopo la denuncia della donna

Qualche giorno dopo l’accaduto, il 18 febbraio, il cardiologo ha contattato telefonicamente il marito della donna, il quale, mentendo, gli ha riferito di uno stato febbrile della donna e che pertanto non poteva sottoporsi alla visita. Al successivo incontro tra il medico e la donna, avvenuto il 13 aprile, quest'ultima aveva un registrato nascosto sotto i vestiti e la conversazione è stata esaminata dai carabinieri. La donna, dicono gli inquirenti, nel corso dell'incontro ha posto domande specifice al cardiologo, il quale ha candidamente ammesso il suo "atipico" operato, aggiungendo di essere anche un medico generico e di essersi anzi prodigato per approfondire le indagini diagnostiche su suoi eventuali problemi di salute. Inoltre alla contestazione della donna sul mancato utilizzo dei guanti protettivi, il medico ha glissato asserendo di essere solito igienizzarsi continuamente e, comunque, di averli sempre a "portata di mano". 

Sulla base delle indagini dei carabinieri, la Procura di Catania ha presentato una richiesta di misura cautelare nei confronti del medico e il Gip ha disposto gli arresti domiciliari. Le indagini, fanno sapere gli inquirenti, "oltre a documentare la banale giustificazione del medico addotta a discolpa" hanno "evidenziato anche la sua manifesta volontà di pervenire ad un ulteriore incontro con la vittima con pericolo di reiterazione del reato, elementi questi che hanno consentito il consolidamento del quadro probatorio a carico del medico indagato per i reati di violenza sessuale con l’aggravante di aver approfittato del rapporto medico-paziente". 

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