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Martedì, 23 Aprile 2024
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Bruciata viva dal compagno, Carla ricorda: "Non voleva che ridessi, poi mi ha dato fuoco"

"Nonostante tale dramma resto aggrappata all'amore per mia figlia", dice Carla Caiazzo, ancora ricoverata in ospedale. "Il mio fidanzato qui in ospedale non fa altro che ripetermi che sono bella davvero, ora più che mai"

E' ancora in ospedale Carla Caiazzo, la giovane bruciata viva dal compagno quando era incinta all'ottavo mese. Sono passati due mesi da quella mattina di febbraio e Carla non ha dimenticato nulla di quel momento.

"Mentre mi gettava benzina sul viso, mentre appiccava fuoco su di me, urlava sprezzate: 'Ora voglio vedere se saprai ancora sorridere, se saprai ancora sorridere e divertirti...'. Ecco, è questa l'ultima scena prima del buio"

Questi i ricordi di Carla, intervistata in ospedale dal quotidiano Il Mattino. Ma i suoi pensieri sono tutti per la figlia Pia, la bimba nata dopo quella terribile violenza

"Nonostante il dramma che mi è toccato vivere, resto aggrappata all’amore per mia figlia, che non vedo l’ora di abbracciare, resto aggrappata all’amore vero, quello della mia famiglia e del mio fidanzato che qui in ospedale non fa altro che ripetermi che sono bella davvero, ora più che mai, sono bella davvero"

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