Carla Caiazzo scossa dalla storia di Sara: "Voglio parlare con sua madre"
La 38enne di Pozzuoli bruciata viva dall'ex compagno all'ottavo mese di gravidanza: "Lei è morta, il mio assassino mi ha uccisa lasciandomi viva. E non so cosa è peggio"
"Lei è morta, il mio assassino mi ha ucciso lasciandomi viva, e non so cos'è peggio". Carla Caiazzo, la 38enne di Pozzuoli bruciata viva dal compagno quando era incinta all'ottavo mese, è fortemente scossa dalla storia di Sara di Pietrantonio, 22 anni, l'ultima vittima di un ex fidanzato folle e ossessionato dalla gelosia.
"È successo ancora. Non è possibile che nessuno riesca a fermare questi bastardi. Lei è morta, il mio assassino mi ha uccisa lasciandomi viva. E non so cosa è peggio. Chiamate la mamma della povera Sara. Ci voglio parlare".
Carla, come ammette al Corriere del Mezzogiorno, è fortunata: "C'è mia figlia Giulia Pia. Ma non so fino a che punto riuscirò ad essere una madre vera. Una madre viva. Quella povera ragazza invece ha perso la vita, era così bella. Danzava, studiava. Come è possibile che non l’hanno aiutata? Perchè quei due automobilisti non si sono fermati. Riusciranno a dormire per quel che potevano fare e non hanno fatto?".