Carlotta, solo alcol e niente droga nel sangue della ragazza trovata morta a Milano
Arrivano i primi risultati degli esami svolti sul corpo della ragazza trovata morta in piazza Napoli la mattina del 31 maggio. Anche il fidanzato aveva raccontato di una serata tra locali
MILANO - Non aiuta di certo a capire cosa sia davvero successo quella tragica mattina del 31 maggio. Né chiarisce cosa possa essere passato nella mente di Carlotta. Però dice una prima verità certa, acclarata, sulla ultima sua sera in vita. Secondo quanto riportato da MilanoToday, nelle ore immediatamente precedenti alla sua morte aveva bevuto "parecchio alcol" Carlotta Benusiglio, la stilista di trentasette anni ritrovata impiccata il 31 maggio a un albero dei giardinetti di Piazza Napoli.
Dall'esito dell'esame tossicologico disposto dal pm Antonio Cristillo - che indaga contro ignoti per istigazione al suciidio - è emerso che la donna aveva nel sangue una percentuale di alcol pari a 2,2 grammi per litro, oltre quattro volte in più del limite di 0,5 grammi per litro imposto dalla legge per mettersi alla guida.
Il risultato è un primo, parziale, riscontro investigativo alla versione fornita dal fidanzato della donna: l'uomo, ascoltato come testimone, aveva raccontato di aver trascorso la serata di lunedì in compagnia di Carlotta in alcuni locali della zona Navigli. Entrambi avevano bevuto molto, sei o sette cocktail, e tra i due era scoppiata una lite, l'ennesima di un rapporto burrascoso, fatto di addii e riappacificazioni, con la stilista che in tre occasioni si era presentata in ospedale denunciando il suo fidanzato per violenze.
La mattina dopo, però, Carlotta non c’era più. E le uniche certezze, ad ora, sono che sul suo corpo non sono stati trovati segni di violenza e che la sera prima di morire aveva bevuto, in compagnia di quel fidanzato dal quale non riusciva a staccarsi.