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Martedì, 16 Aprile 2024
Città Agrigento

Caseificio "horror", trovati topi morti vicino a caciotte e ricotta

"In un periodo storico di grande attenzione per l'alimentazione, si pensa che i prodotti a chilometro zero siano sinonimo di garanzia: purtroppo non sempre è così" spiegano i carabinieri. Tutti i dettagli: arrestato il titolare, formaggi pronti alla vendita sequestrati

Un caseificio-ovile "degli orrori' è stato scoperto a Raffadali, nell'Agrigentino. "In un periodo storico di grande attenzione per l'ambiente e per l'alimentazione, si tende a pensare che i prodotti a chilometro zero siano sinonimo di garanzia: purtroppo non sempre è così", dicono i carabinieri che hanno fatto la macabra scoperta.

Caseificio ovile degli orrori a Raffadali (Agrigento)

I dettagli, prima di tutto. I militari di Raffadali, insieme ai colleghi del Centro anticrimine natura e del Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro, hanno dato il via a un blitz in un ovile adibito anche a caseificio. Lo spettacolo che si è presentato davanti ai loro occhi è stato allucinante. Quando sono entrati nel piccolo fabbricato, in contrada Butermini, si sono trovati davanti a topi morti, rinvenuti vicino a caciotte, ricotte e altri prodotti caseari realizzati senza alcuna autorizzazione; altri roditori scorrazzavano fra gli ovini macellati clandestinamente e abbandonati vicino ai formaggi pronti per la vendita. Insomma, un vero e proprio caseificio inesistente, anche sulla carta.

Mancavano le più elementari regole sulla sicurezza degli alimenti

"Tutti prodotti assolutamente non tracciabili, confezionati senza alcun presidio sanitario e in spregio anche alle più elementari regole sulla sicurezza degli alimenti - riferiscono gli inquirenti - Ad ogni stanza perquisita veniva alla luce un'amara sorpresa": nel locale di conservazione di mangimi per gli animali, i carabinieri hanno infatti trovato anche dei farmaci per uso veterinario detenuti abusivamente. Immediatamente hanno sequestrato più di 300 chili di alimenti in pessimo stato di conservazione, formaggi e carne principalmente. E hanno anche elevato sanzioni amministrative per 65 mila euro.

Raffadali, il titolre del "caseificio" è stato arrestato

Nei guai fino al collo il titolare del 'caseificio', un 59enne di Raffadali già noto alle forze dell'ordine, per il quale sono scattate le manette per frode in commercio e contraffazione di sostanze alimentari. I carabinieri lo hanno accompagnato in carcere ad Agrigento, dove verrà sentito dai giudici per l'udienza di convalida. La Procura della Repubblica di Agrigento, nel frattempo informata dell'accaduto, ha disposto l'immediato ritiro dei prodotti caseari venduti presso gli esercizi commerciali di Agrigento e provincia, al fine di salvaguardare prima di ogni altra cosa la salute dei consumatori. I carabinieri si sono messi così sulle tracce del corriere addetto al trasporto dei prodotti presso alcuni negozi della provincia. Il risultato è stato l'ulteriore sequestro di 100 chili di formaggio che sono state così sottratti alla vendita al pubblico. Sull'intero ovile è scattato il sequestro.

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