E Bossi perde anche a Cassano Magnago, suo paese natale

CASSANO MAGNAGO (VARESE) - Le elezioni amministrative decretano la netta sconfitta dei leghisti, anche se Flavio Tosi è stato riconfermato a Verona. Cassano Magnago, il paese in provincia di Varese che ha dato i natali al Senatur, diventa l'emblema di una débacle.

Qui la Lega "regnava" da anni e il primo cittadino ha avuto la camicia verde per ben quattro mandati consecutivi. Stavolta, invece, al ballottaggio vanno il candidato del centrosinistra Mauro Zaffaroni (Pd, Idv, Fds, Liberamente Cassano) e Nicola Poliseno (Pdl, Udc e Poliseno sindaco). Stefania Federici, pupilla di Umberto Bossi, rimane al palo con il 19% delle preferenze. La fine di un'era.

PAROLA AGLI ELETTORI - "Hanno parlato tanto di Roma ladrona e rubano pure loro": un elettore spiega così l'umore generale a queste elezioni amministrative in cui molti "non sono andati a votare". La sua non è l'unica voce critica che si sente parlando con la gente a Cassano Magnago. "È il terzo anno che non voto per nessuno - racconta un signore - A che serve? Sono tutti uguali". E anche Piero, pensionato cassanese, a seggi ancora aperti aveva profetizzato la sconfitta della Lega. "Spero che il Carroccio cada - dice - per le changement", aggiunge citando il neo eletto presidente francese Francois Hollande.

Secondo il candidato sindaco del centrosinistra Mauro Zaffaroni, gli ultimi scandali che hanno coinvolto il Carroccio non sono l'unico motivo della sconfitta leghista dovuta piuttosto al fatto "che la Lega ha tradito i suoi elettori". Di questo non è convinta Stefania Federici che incolpa un po' i giornalisti che continuano a parlare degli scandali giudiziari. "La sfiducia nella politica c'è - ammette - Noi siamo pronti ad andare all'opposizione. Se gli elettori hanno scelto il Pd va bene, poi si pentiranno".